“Tecniche di resurrezione”: quando per il romanzo di genere passa la storia della scienza

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Tecniche di resurrezione di Gianfranco ManfrediIl libro Ho freddo di Gianfranco Manfredi (Gargoyle Books, 2008) è un capolavoro che va ben oltre la letteratura di genere perché, leggendolo, risulta un affresco gotico di storia della scienza, della medicina e del pensiero umano. Se ne parlava tempo fa qui. Da pochi giorni, per la stessa casa editrice è appena uscito il seguito, Tecniche di resurrezione, che viene presentato con queste parole:

1803. I gemelli Aline e Valcour de Valmont, ricercatrice scientifica lei e medico chirurgo lui, sono tornati in Europa dopo una tragica esperienza americana che ha lasciato in entrambi ricordi angosciosi. A Londra, Valcour assiste a una dimostrazione galvanica dello studioso Giovanni Aldini, condotta sul cadavere di un impiccato. Nel corso dell’esperimento, Valcour rianima un uomo colpito da infarto. Il brillante successo riportato lo precipita però in un agghiacciante intrigo. Proprio mentre gli esperimenti di rianimazione stanno aprendo nuove prospettive alla medicina, un chirurgo folle che si fa chiamare Doctor Ending si rende responsabile di efferati omicidi, trafugamenti di cadaveri e clamorose provocazioni. Nel frattempo Aline si trova a Parigi, nella speranza di recuperare alcuni beni di famiglia sequestrati dopo la Rivoluzione, ed entra in contatto con la corte di Napoleone. In Francia, una generazione di novelli ‘medici dell’anima’ si avvale delle prime esperienze ipnotiche per esplorare i segreti della psiche umana. Un caso in particolare, per quanto tenuto segreto, suscita inquietanti interrogativi. Salvy San Subra, una ex guida di Napoleone durante la campagna d’Egitto, e’ vittima di un processo di degenerazione cellulare che lo sta progressivamente mummificando. La sua anima e’ forse posseduta dallo spirito inquieto di un antico egizio? Quando Valcour raggiunge sua sorella a Parigi, scopre che tra il caso di Doctor Ending e quello di San Subra, intercorrono sotterranei quanto inspiegabili legami. La vicenda assume presto i contorni di un incubo che rischia di inghiottire i due fratelli…

Ecco qualche informazione biografica dello scienziato bolognese Giovanni Aldini, ispiratore di Mary Shelley. E qui sotto il trailer del romanzo: