“La geografia dell’odio”: giornalismo dei dati e tweet per rappresentare distribuzione di razzismo e omofobia negli Usa

Standard

Geography of Hate

Su Lsdi viene raccontata l’esperienza di data journalism che ha portato a una rappresentazione grafica della geografia dell’odio negli Stati Uniti. Per realizzarla, nel corso e dopo la campagna elettorale per le ultime presidenziali, sono stati utilizzati 150 mila tweet su omofobia, razzismo e disprezzo per la disabilità. Il progetto, seguito da studenti dell’Humboldt State University e non da sistemi automatizzati, è stato ideato da Monica Stephens, docente del dipartimento di geografia, e ne parla anche il Guardian, per quanto nutra dubbi “sull’accuratezza dell’analisi semantica” effettuata. A questo proposito scrive ancora Lsdi:

Gli Stati con la maggiore densità di tweet anti-Obama, Mississippi e Alabama – spiega la docente della Humboldt sul blog Floatingsheep.org – si sono distinti non solo per essere radicalmente contro il presidente, ma anche per il taglio fortemente razzista dei loro contenuti. In pratica, secondo la docente, anche un’analisi abbastanza grezza e superficiale può mostrare come le espressioni contemporanee di razzismo sui social media possono essere legati a un certo numero di fattori di contesto che spiegano la loro persistenza.

Il lavoro per la mappa ha confermato che – aggiunge Monica Stephens – “gli spazi virtuali dei social media sono intensamente legati a particolari contesti socio-spaziali nel mondo offline, e, come questo lavoro mostra, la geografia dei discorsi di odio online non è diversa”.

Dal NYT i documenti della CIA sulle “tecniche da interrogatorio”

Standard

Per chi volesse consultare qualche decina di pagine di documentazione originale, il New York Times (che ha fatto il pieno quest’anno, con cinque Pulitzer) pubblica questo: Justice Department Memos on Interrogation Techniques. Ecco di che si tratta:

Il dipartimento di giustizia giovedì ha reso pubblici dettagliati promemoria che descrivono le dure tecniche usate dalla Central Intelligence Agency. Il presidente Obama ha detto che gli agenti della CIA che hanno adottato queste tecniche non sarebbero perseguibili.

I documenti sono quattro (uno del 2002 e tre del 2005) e qui un articolo dello stesso quotidiano che racconta più nel dettaglio la vicenda.