Di Vaticano Spa di Gianluigi Nuzzi (Chiarelettere, 2009) si parlerà a breve, non appena conclusa la lettura. Di certo si può anticipare che il testo è interessante, considerando la documentazione che postuma Renato Dardozzi ha fatto emergere. E a maggior ragione interessante è avere accesso alla documentazione che è stata resa disponibile (previa registrazione) in rete. Sempre in rete si possono seguire gli aggiornamenti che via via vengono pubblicati e un’idea del libro di Nuzzi ce la si può fare intanto dando un’occhiata all’articolo-intervista Gli scandali finanziari e politici della Chiesa. Una vicenda per cui di recente Massimo Teodori ha detto:
Lo Ior è stato uno dei grandi centri di criminalità finanziaria d’Italia certamente dagli anni settanta agli anni novanta. Lì si sono mescolate risorse finanziarie ingentissime provenienti dell’8 per mille, da donazioni, da opere di bene con soldi della mafia (Vito Ciancimino), dalle grandi tangenti e delle grandi speculazioni. Lo Ior è l’unica banca al mondo non soggetta ad alcun controllo nazionale né internazionale.
Questo in forza della extraterritorialità, dei patti lateranensi e in particolare del loro articolo 11, che si traduce in “immunità per tutti i dipendenti degli organi centrali della Santa Sede”. E alcune vicende che si raccontano toccano la maxi-tangente Enimont, Giulio Andreotti, le vicende che dalla P2 passando per Michele Sindona, Roberto Calvi e arrivano ai giorni nostri. E qualcos’altro se ne può ascoltare qui, registrazione di un recente dibattito.