Misteri d’Italia: a Roma una retrospettiva per fotogrammi sul recente passato

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Misteri d'Italia: retrospettiva a Roma dal 16 al 26 novembre

Crimeblog ha pubblicato un post in cui annuncia Misteri d’Italia: retrospettiva a Roma dal 16 al 26 novembre che si terrà presso il cinema Trevi. Da qui è possibile scaricare il programma della manifestazione [pdf, 507 KB], che si presenta in questi termini:

Nel manifesto di un piccolo film del 1994, Strane storie di Sandro Baldoni, campeggia un’immagine tanto surreale quanto inquietante: quella di un enorme squalo che, come piombato dal cielo, ha la testa conficcata nella carcassa di un vagone dell’Italicus, il tristemente famoso “espresso” Roma-Monaco di Baviera devastato da una bomba il 4 agosto 1974. Per questa come per altre oscure vicende degli ultimi sessant’anni non sono mai stati trovati i responsabili. Una strana storia, dunque, al pari dei fatti relativi a Portella della Ginestra, piazza Fontana, Brescia, Ustica, Bologna o, ancora, ai tentati Golpe De Lorenzo e Borghese, ai “casi” Mattei, Moro, Ambrosoli e all’omicidio di Pier Paolo Pasolini fino alle stragi di mafia degli anni Novanta e al G8 di Genova. Tutte quelle storie, insomma, che appartengono al contesto dei cosiddetti “Misteri d’Italia”; nodi apparentemente inestricabili di un passato/presente che la rassegna intende ripercorrere proiettandone la rappresentazione e una possibile interpretazione nella cornice del grande schermo. Riprendendo il testimone lasciato dalla fortunata retrospettiva Schermi di piombo. Il terrorismo nel cinema italiano, tenutasi […] nella primavera del 2008 […], ancora una volta si è voluto adottare uno sguardo ad ampio raggio, capace di rendere conto del cinema d’autore così come dei casi più rilevanti di quella produzione documentaria e indipendente che, parimenti, ha tentato di fronteggiare, spesso “a caldo”, questioni cruciali all’interno di tale scenario.

Il dettaglio delle proiezioni è disponibile qui e tra di esse Salvatore Giuliano (1961) e Il caso Mattei (1972) di Francesco Rosi, Il sasso in bocca (1970) di Giuseppe Ferrara, Segreti di Stato (2003) di Paolo Benvenuti, Giuseppe Pinelli (1970) di Nelo Risi, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) di Elio Petri, Colpo di Stato (1968) di Luciano Salce, La pista nera (1972) di Giuseppe Ferrara, I giorni di Brescia (1974) di Luigi Perelli e La polizia accusa: il servizio segreto uccide (1975) di Sergio Martino.

Piazza Fontana: loro sapevano. Le memorie del generale Maletti. E anche quelle di Maggi

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Piazza Fontana. Noi sapevamoA pagina 11 del Fatto Quotidiano di oggi viene pubblicato un articolo intitolato Piazza Fontana. “Quell’arsenale ripulito dai carabinieri” (il link consente di scaricare l’articolo in formato pdf, 794MB). Si riferisce al lavoro fatto da tre giornalisti, Nicola Palma, Andrea Sceresini e Maria Elena Scandaliato, che sono andati in Sudafrica a intervistare il generale Gianadelio Maletti. Un primo risultato di quei tre giorni a contatto con l’ex capo del controspionaggio del Sid era l’intervista in video già segnalata qui. Ora invece (e a questo si riferisce l’articolo del Fatto), esce il libro Piazza Fontana. Noi sapevamo – Golpe e stragi di Stato. Le verità del generale Maletti (Aliberti Editore):

Il generale per la prima volta apre i suoi archivi, allungando un’ombra inquietante sulla matrice americana della strage e facendo importanti rivelazioni sull’esplosivo usato a piazza Fontana, sul percorso delle bombe e sul commando («Io so i loro nomi»), composto da elementi legati all’eversione nera veneta. Gli autori dell’intervista sono riusciti a individuare uno di loro, cosa che né la magistratura né la stampa erano mai state in grado di fare.

Maletti riferisce di un coinvolgimento americano anche nel golpe Borghese e nella strage di piazza della Loggia, che sarebbe stata eseguita da neofascisti «della stessa covata di piazza Fontana». Tra coloro che sapevano di questa strategia, figurano i nomi di Giulio Andreotti e del presidente Saragat, insieme ad altri personaggi minori: uno di questi, assicura Maletti, era ministro nel penultimo governo Berlusconi.

Da segnalare anche un’altra uscita, risalente questa volta allo scorso gennaio. È un libro pubblicato dall’Editoriale Chiaravalle che si intitola L’ultima vittima di Piazza Fontana. L’ultima vittima – anche se suona non di poco impudente – dovrebbe essere dunque il suo autore, Carlo Maria Maggi, uno dei leader di Ordine Nuovo del nord-est che, come si viene a sapere dal sottotitolo, “racconta la sua verità”. Per leggere di più a proposito di questa pubblicazione, si può dare un’occhiata qui.