Qualcuna presta il fianco alla tesi del complotto internazionale delle banche, come Michaela Biancofiore. E si spera per lei e per le sue capacità di analisi che sia in malafede, che non dica sul serio, pronta a qualsiasi affermazione pur di difendere il capo decaduto. Anche a sollecitare gli italiani a comprarsi il debito pubblico in nome di una disperata – ma forse è più corretto scrivere disperante – autoctona difesa dell’economia nazionale provocando più di qualche sarcasmo di chi in materia ne capisce.
E poi c’è qualche altra Pdl-lady, come Daniela Santanchè, che nega anche l’evidenza di un semplice esercizio aritmetico, come la conta dei voti in parlamento. “L’opposizione non ha la maggioranza”, ha sostenuto a emicicliche urne ancora calde. Del resto, se per 17 anni, ha funzionato la strategia di affermare il falso fino a quando fosse ritenuto vero o per lo mento verosimile, perché non tentare anche stavolta?
Di Gabriella Carlucci, poi, si è già ampiamento scritto. La pasionaria azzurra che, a nave in affondamento rapido, salta sulla scialuppa dei cattolici centristi dell’Udc si è discusso da lunedì sera. Qui valga solo un’aggiunta, passata con minor evidenza ma a discreta esplicazione del personaggio. Nel giro di qualche ora, l’onorevole transfuga ha oscurato il suo sito personale, dove tante volte ha inneggiato allo schieramento a cui apparteneva fino a pochi giorni fa e al suo leader. Viene da pensare che, arrivati a questo punto, non abbia più il coraggio delle sue precedenti affermazioni.
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