Questo post è stato pubblicato su Fronte della Comunicazione, il blog di Stampa Alternativa, per la partenza di un progetto a cui tengo in modo particolare e con cui ho lavorato insieme a Simona Mammano: la nuova collana Senza Finzione (a breve nutrita con il primo e il secondo titolo). Inoltre tutti questi libri saranno rilasciati con licenza Creative Commons.
Inchieste “alla vecchia maniera”, quando la “controinformazione” poteva spiegare fatti altrimenti inspiegabili. Nasce raccogliendo questa eredità una nuova collana di Stampa Alternativa: si chiama Senza Finzione e contiene libri con valenza politica e sociale che affrontano tematiche scomode, legate a terrorismo, criminalità, abusi. E a raccontare queste vicende – direttamente o attraverso un autore che le raccoglie – sono spesso le voci di persone che quei fatti li hanno vissuti direttamente.
Facciamo subito un paio di esempi. Il prossimo 20 febbraio usciranno i primi due titoli della collana. Il primo si intitola Disonora il padre e la madre – Un bambino stuprato, una famiglia normale, porta la prefazione di Isabella Bossi Fedrigotti ed è stato scritto da Alessandro Chiarelli, vice-commissario di polizia e a capo dell’ufficio minori della questura di Ferrara. Alessandro, negli anni di servizio in quest’ufficio, di storie di abuso sull’infanzia ne ha viste tante e le ha viste soprattutto laddove, pur sapendolo, non si dice che avvengano: in famiglia. E ha utilizzato lo strumento del romanzo per condensare nella storia di Antonio, il giovanissimo protagonista, un mondo che diventa specchio e allegoria molto limpida di una situazione diffusa. Dalla quarta di copertina infatti si legge che:
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