Notte Criminale: parla Carlo Calvi, il figlio del “banchiere di Dio”. “Lacune nei due primi gradi di giudizio”

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Notte criminaleMarina Angelo, direttrice di Notte Criminale, intervista Carlo Calvi, il figlio di Roberto, il banchiere di Dio, per dire che “in base alla mia esperienza esistevano sufficienti lacune nei due livelli di giudizio precedenti per giustificare un rinvio”:

L’Italia è un Paese ricco. Ricco di “perché”, l’unico dato in crescita all’interno di questa crisi. Molte storie rimangono un giallo dai contorni delineati ma dai colpevoli sfuggenti. Una di queste è, sicuramente, il caso della morte di Roberto Calvi […], nato a Milano il 13 Aprile 1920 e trovato impiccato sotto il Ponte dei Frati Neri a Londra il 18 giugno 1982 con le tasche dei pantaloni pieni di pietre ( 5 chilogrammi) e un documento intestato a Gian Roberto Calvini. Una storia che spende molti di quei perché, e non sconta nemmeno se e ma. Abbiamo interpellato il figlio Carlo da sempre impegnato alla ricerca di quella verità che, ad oggi, pare non voler arrivare.

Sono passati quasi trent’anni da quel delitto, vestito inizialmente da suicidio. E vale la pena continuare nella lettura. Qui