Domani, dossier P2: 30 anni dopo l’organizzazione di Gelli raccontata dalle voci di chi indagò su quella vicenda

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Domani di Maurizio ChiericiLe prime interviste le avevamo pubblicate qualche giorno fa. Adesso arrivano quelle successive. Sono state realizzate nel corso del convegno del 12 maggio scorso intitolato P2, 30 anni dopo. Ospitata presso il Teatro Due di Parma e organizzato da diverse realtà – la fondazione “Amici di Gaibazzi”, l’associazione “Il Borgo”, “Teatro Due”, “Libera Cittadinanza” e “Libertà e Giustizia” – è stata una giornata importante perché, attraverso la voce di alcuni protagonisti, è stata ricostruita la storia di quella che è stata definita una delle “più grandi vicende criminali” della storia italiana. Ecco l’elenco dei servizi che sono stati realizzati da Arcoiris TV con il supporto di Raffaella Ilari, che ha curato le interviste:

Queste le interviste che avevamo già pubblicato:

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Dossier P2: la scoperta della loggia che prospera nell’Italia degli anni Duemila

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Domani di Maurizio ChiericiDi P2, sulle pagine elettroniche di Domani, ne abbiamo parlato spesso. Ancora a inizio della settimana scorsa, avevamo segnalato un convegno che c’è stato giovedì 12 maggio a Parma. Si intitolava P2, 30 anni dopo. E le interviste pubblicate sotto, realizzate da Raffaella Ilari e dallo staff video di Arcoris TV, sono il primo frutto filmato di quel lavoro.

Due gli argomenti che si affrontano: la scoperta degli elenchi nel marzo 1981 (elenchi resi pubblici solo il 20 maggio 1981 dopo gli imbarazzi di un titubante Arnaldo Forlani, allora presidente del consiglio del ministri) e la “sopravvivenza” di un sistema (incentrato su persone, ma soprattutto su pratiche della gestione della cosa pubblica e privata) giunto fino ai giorni nostri, con l’esperienza della P3 e le relative indagini giudiziarie.

Si tratta dei primi due di altri interventi in corso di preparazione da parte del team di Arcoris che si occupa dei video. E via via che saranno pronti, torneremo ad affrontare l’argomento e a pubblicarle le interviste. Per il momento, buona (e consapevole) visione con questi due filmati:

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GNUFunk Radio, alle 20.20 la settima puntata di “A parole, in breve”

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Alle 20.20 di questa sera è programmata su GNUFunk Radio la settima puntata di A parole, in breve, già ascoltabile e scaricabile da Archive.org in formato ogg e mp3. Si parla di Non aprite agli assassini – Il caso Fenaroli e i misteri italiani di Antonio Padellaro (Baldini e Castoldi, 1995).

A parole, in breve: “Non aprite agli assassini” di Antonio Padellaro

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Non aprite agli assassini di Antonio PadellaroLa nuova puntata di A parole, in breve (in programmazione giovedì prossimo, alle 20.20, su GNUFunk Radio) si occupa del libro Non aprite agli assassini – Il caso Fenaroli e i misteri italiani di Antonio Padellaro (Baldini e Castoldi, 1995):

Roma 1968. Mosso da un sentimento contraddittorio di odio e insieme di giustizia, Enrico De Grossi, un ex alto ufficiale del Sifar di De Lorenzo, silurato dopo una misteriosa missione a Budapest, avvia un’indagine privata sull’assassinio di una donna, Maria Martirano, strangolata a Roma dieci anni prima. Di quel delitto erano stati accusati il marito dell’uccisa, l’imprenditore Giovanni Fenaroli, e un giovane elettrotecnico milanese, Raoul Ghiani, ritenuti il mandante e il killer di un omicidio architettato per riscuotere il premio di un’assicurazione sulla vita. E, malgrado si fossero sempre dichiarati innocenti, i due furono condannati all’ergastolo a conclusione di un celebre processo che lacerò l’opinione pubblica. Sulla base di informazioni raccolte negli ambienti dei servizi segreti, De Grossi si convince però che all’origine di quel delitto c’è molto probabilmente una storia di fondi neri maturata nell’Italia politico-affaristica di quegli anni. Non aprite agli assassini propone quel lontano affaire italiano basandosi proprio sulla paziente ricostruzione dell’ex uomo del Sifar. Ancorato a una esposizione rigorosa dei fatti e a testimonianze dirette, è scritto però con il necessario distacco cronistico.

Il brano che accompagna queste parole si intitola Five, è contenuto nell’album Only The Missile di Robin Gray ed è rilasciato con licenza CC BY-NC-ND.

La puntata è scaricabile in formato ogg e mp3 dal sito di Archive.org.

Il Fatto che scompare dalle edicole bolognesi

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Il fatto quotidiano a Bologna

Tre edicole, a Bologna, e niente, Il fatto quotidiano, il nuovo giornale di Antonio Padellaro e Marco Travaglio, non si è trovato. L’immagine pubblicata sopra è stata scattata in piazza della Pioggia e il cartello è opera dell’edicolante sotto un portico che dice di aver ricevuto una decina di copie. “Comunque troppo poche, appena aperto erano già andate tutte esaurite”. Una quindicina quelle arrivate in via Riva Reno e altrettante in via Marconi. Non sembra però che si sia verificato solo a Bologna. Su AgoraVox si legge che a Udine è andata nello stesso modo e così è accaduto a Milano, in base a quanto scrive Alfonso Fuggetta. Il quale giustamente aggiunge:

Evidentemente c’era attesa per questo quotidiano. In parte penso sia l’effetto di qualunque numero uno. Forse c’è anche qualcosa in più. Non ho visto Il Fatto e non voglio esprimere un giudizio preventivo. Ma visto che si parla tanto di chi capisce veramente i cittadini, forse c’è una fascia di cittadini, che non credo siano tutti stalinisti o forcaioli, che richiede una rappresentanza che oggi non trova.

Per domani intanto l’ho prenotato. Non sarà il primo numero atterrato in edicola, ma rimane pur sempre una lettura da non tralasciare. Nel frattempo, per chi voglia vederlo almeno in pdf, può scaricarlo da qui, come si segnala sempre su AgoraVox (7,3MB).