Ancora sui 40 anni dalla strage di Piazza della Loggia (28 maggio 1974, 8 vittime, 102 feriti) e ancora su #SemprePerLaVerità, ecco gli aggiornamenti in real time via Twitter su programma e manifestazioni. E si è aggiunto anche un sito ad hoc.
anniversario
In memoria di Beppe Alfano: dal sito del Fatto Quotidiano la diretta della commemorazione a vent’anni dall’omicidio
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Sul sito del Fatto Quotidiano viene trasmessa la diretta su Beppe Alfano e la commemorazione a vent’anni dall’omicidio, avvenuto l’8 gennaio 1993. Alla stessa pagina è disponibile anche il programma completo degli interventi.
A 31 anni dalla strage alla stazione di Bologna, tra governo assente e la gente fitta
StandardAccadde il 2 agosto 1980. Oggi, a trentun anni dalla strage alla stazione di Bologna:
- Strage alla stazione di Bologna. Valzer di polemiche durato trentun anni
- Strage di Bologna, ottomila in piazza Ma il governo non c’è di Davide Turrini
- Strage di Bologna: Zangheri, sindaco nel 1980: “Colpirono Bologna per destabilizzare l’Italia” di Carmen Pedullà
- Bomba 2 agosto 1980, stragi di mafia, P2: storia del depistatore Elio Ciolini
- Dal 2 agosto alla Val di Susa, passando da Genova 2001. La storia di Arnaldo, irriducibile manifestante per la giustizia di Ilaria Giupponi
- Strage di Bologna, i politici in piazza. Merola: “Continuiamo a chiedere giustizia e verità”
- Strage di Bologna, tra la gente in piazza. Un elettore Pdl: “Il governo doveva partecipare” di David Marceddu
- Torna in attività il Cedost, l’archivio sugli anni di piombo, solo grazie al volontariato di David Marceddu
- Cronologia della strage alla stazione di Bologna
Il video è di Giulia Zaccariello.
E il 12 dicembre 1969 arrivò l’attentato imminente intuito mesi prima da Pasquale Juliano
StandardSi era ancora innocenti, all’ora di pranzo del 12 dicembre 1969, quando il telegiornale delle 13.30 aveva raccontato agli italiani che la Grecia dei colonnelli si era ritirata dal consiglio d’Europa dove si discuteva della sua sospensione. E aveva raccontato anche che la vertenza sindacale dei lavoratori dell’editoria sembrava mettersi al bene mentre nulla cambiava per i metalmeccanici, che restavano in stato di agitazione. Intanto – proseguiva la catena delle notizie – a Palermo non si arrestavano le indagini per la strage di viale Lazio, uno dei momenti più feroci della prima guerra di mafia. Ma in mezzo a tutti quegli scorci di vita e fatti, l’edizione del notiziario si concludeva con un soffio dell’innocenza tramontante degli anni Sessanta.
Lucio Battisti, snobbato dalla sinistra perché poco o per nulla impegnato, un fascistoide per qualcuno, come tutti quelli che non si schieravano, continuava a respirare a pieni polmoni la consacrazione del suo successo dopo ostacoli e delusioni. Era stato un anno fortunato, per lui, il migliore di tutti, iniziato in febbraio con il successo al festival di Sanremo dove aveva cantato Un’avventura e proseguito in estate con Acqua azzurra, acqua chiara, pezzo del trionfo al Festivalbar e al Cantagiro. Con una cadenza burina a rivendicare la sua estrazione sabina, e mentre confessava con una punta di imbarazzo al microfono di Lello Bersani che non aveva mai studiato musica, mescolava la timidezza dello sguardo alla caparbietà del suo percorso artistico.
«Intanto io canto le canzoni che mi vanno veramente a genio, insomma, quelle che sento. E di solito, in partenza, sono sempre quelle un po’ più difficili, che agli altri non piacciono, che gli altri trovano azzardoso interpretare, ecco».
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