La notte della Rete: vogliono censurare Internet in nome della tutela degli autori? Sono dei bugiardi

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La notte della ReteLa notte della Rete, per opporsi al bavaglio che si vuole imporre via Agcom, è oggi (dalle 17.30 alle 21 alla Domus Talenti a Roma). Di seguito ecco quanto si scriveva (anche su Domani) un po’ di tempo fa in proposito: Vogliono censurare Internet in nome della tutela degli autori? Sono dei bugiardi.

Ci risiamo. L’Autorità per le comunicazioni (Agcom) questa settimana dovrebbe votare un provvedimento per poter oscurare a piacimento i siti che si ritiene violino il diritto d’autore. La piattaforma di file sharing Youtube è la prima vittima che viene in mente, ma giusto per andar sul sicuro, nella proposta ci finisce dentro anche Wikileaks.

Del resto, i cablogrammi diplomatici e i video militari girati dagli elicotteri Apache mentre si accoppano civili avranno in termini giuridici un “padre morale” che li ha realizzati, no? Ci saranno degli autori a cui va riconosciuta la titolarità dell’opera e il diritto di sfruttamento economico più o meno esclusivo? E allora – devono aver pensato i furbacchioni dell’Agcom – usiamo il copyright, sinonimo improprio per parlare di diritto d’autore (il primo, di matrice anglosassone, tutela maggiormente i soggetti industriali mentre il secondo, più squisitamente europeo, pone in rilevanza gli autori in quanto creatori di un contenuto originale).
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“Sito non raggiungibile” per bloccare i tentativi di censura su web targati Agcom

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Per sapere qualcosa di più sulla delibera 668/2010 dell’Agcom, altrimenti della “consultazione pubblica su lineamenti di provvedimento concernente l’esercizio delle competenze dell’autorità nell’attività di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica”, si veda qui. Oppure anche qui (inoltre se parla diffusamente in un articolo pubblicato da Repubblica.it e intitolato Dal copyright alla censura web).

Per reazione a questo ennesimo tentativo di imbavagliamento, è nato Sito non raggiungibile, che ha realizzato il video di cui sopra. E che ha avviato una petizione lanciata da un nutrito gruppo di promotori. Che sono Adiconsum, Agorà digitale, Altroconsumo, Assonet-Confesercenti, Assoprovider-Confcommercio e Studio legale Sarzana. Qui la lista di chi ha già aderito.