“Ribelliamoci. L’alternativa va costruita”: Luciana Castellina racconta ciò che viene dopo l’indignazione

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Ribelliamoci. L'alternativa va costruitaRibelliamoci. L’alternativa va costruita (Aliberti, 2011) è un gran bel libro scritto da Luciana Castellina con interventi di don Andrea Gallo, Margherita Hack, Gianfranco Mascia, Germano Nicolini, Tino Tellini, Marco Travaglio ed Enrico Vaime. Anche in questo caso lo spunto nasce dall’ormai celebre Indignez vous! di Stéphan Hessel (se ne parlava qui e nel frattempo è uscito anche per in italiano per i tipi di Add Editore).

Ecco cosa aggiunge il testo di Castellina a un dibattito sull’indignazione che inizia a comporsi di più voci:

Si tende a pensare che la propria generazione sia migliore di quelle che le sono succedute. Se a me piace molto il vecchissimo Stéphane Hessel, che di anni ne ha novantadue, undici più di me che pure sono Matusalemme, è proprio perché, anziché chiudersi nella nostalgia del suo passato, lo usa come un altoparlante per
mobilitare i giovani cercando di dar loro il massimo della fiducia. E li chiama a tramandare quanto di meglio è stato fatto prima che nascessero. Ecco la parola che, insieme a indignazione, ribellione e responsabilità, vorrei esaltare: tramandare. Perché un passaggio di testimone è indispensabile per dar senso alla storia dell’umanità.

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