Questioni di parentela

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È iniziato oggi il CC Festival dedicato a musica, letteratura e arte libere. E domani alle 18, da programma, per il settore editoria, intervengo per parlare di progetti in questo ambito.

Nel frattempo qualche nota su una polemica scaturita da un post di Stefano Maffulli sul suo blog e riportato sulla lista Community di Creative Commons Italia. Stefano ha usato le parole sbagliate per etichettare una serie di azioni di Lawrence Lessig nelle relazioni con Microsoft e con SUN. E queste parole sono state recepite con comprensibile fastidio. Ma mi auguro che il rapporto di parentela – cuginato? – tra Free Software Foundation (nelle sue varie declinazioni [inter]nazionali) e Creative Commons possa – anzi, debba – rimanere improntato al dialogo. Da entrambe le parti.
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Quando il romanzo è totale

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(Intervista pubblicata su Permesso d’Autore e su Creative Commons Italia)
Kai Zen si definisce ensemble narrativo e dietro questa espressione si raduna una delle realtà letterarie più vivaci che fanno del web e degli strumenti per il publishing collaborativo una strada per la composizione collettiva. Quattro i fondatori del progetto. Un progetto che però poi si duplica ogni volta che parte un nuovo filone.

Come nasce Kai Zen e per volontà di chi? Da dove deriva il nome? E come si evolve la strutturazione del progetto?

L’ensemble narrativo nasce nel 2003. Inizialmente si è formato in seno a un progetto di scrittura collettiva lanciato in rete dalla casa editrice Bacchilega e da Wu Ming, e diventato poi un libro dal titolo Ti chiamerò Russell. Tre quarti di Kai Zen contribuirono al progetto (con molti altri) e dopo essersi conosciuti di persona alla prima presentazione del libro hanno provato a continuare a scrivere assieme via rete. Il quarto membro si è unito in seguito, quando kaizenJ ha lanciato l’iniziativa di un romanzo a più mani. Scrisse quattro incipit diversi e uno di questi attirò l’interesse del “quarto uomo”. Insieme agli altri tre proseguì il progetto, che ora è un romanzo a tutti gli effetti.

Il testo completo dell’intervista: Quando il romanzo è totale

Copyleft alla mostra della piccola e media editoria

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Incontri e contaminazioni di generi è il titolo degli eventi in programma per Io Leggo, mostra mercato della piccola e media editoria che si tiene a Roma da domani, 13 luglio, fino a domenica 16. E si parla anche di Copyright, copyleft e diritto alla cultura, dibattito curato da iQuindici.
Intanto, a pochi giorni dal quinto anniversario del G8 di Genova, esce l’inchiesta L’orrore in P.zza Alimonda, pubblicata da Pillola Rossa sul sito CarloGiuliani.org.

Lettera aperta alla blogosfera politica

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An open letter to the political blogosphereUna lettera aperta alla blogosfera politica. L’ha scritta nei giorni scorsi Jimmy Wales, presidente della Wikimedia Foundation, organizzazione non profit che ha avviato tra l’altro l’esperienza di Wikipedia, l’enciclopedia libera, e definito il maggio scorso dalla rivista Time uno dei 100 uomini più influenti del pianeta. Ora il piano dell’impegno cambia e, dopo un cinquantennio in cui la televisione ha tirato la volata alla politica, la chiamata è per blogger e autori di wiki perché dicano la loro e diventino attori dello scenario partecipativo. Il progetto si chiama Campaigns Wikia.

La Stampa: TuttoLibri e TuttoScienze sotto Creative Commons

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TuttoScienze e TuttoLibri, supplementi del quotidiano La Stampa, cambiano politica di licenza e le versioni elettroniche passano a Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.5. «L’iniziativa nasce principalmente per agevolare l’utilizzo dei contenuti a fini didattici in una modalità innovativa rispetto al copyright tradizionale», si legge sui siti dei periodici.

La ballata ai petrolieri

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Malastrada.film si è lanciata in una sfida che non è per nulla un gioco da ragazzi: un film sul prossimo disastro ambientale che rischia la Val di Noto, in Sicilia, a causa delle trivellazioni per estrarre idrocarburi. Un fatto poco conosciuto, come dicono i responsabili del progetto, per il quale è in lavorazione un film-inchiesta, 13 Variazioni su di un tema barocco. Ballata ai petrolieri del Val Di Noto. Che ha due particolarità: è rilasciato con una licenza Creative Commons NonCommerciale-No opere derivate 2.5 e i costi di produzione vengono sostenuti dai cittadini e dagli spettatori. Da sottolineare in proposito che la campagna di sottoscrizione sta volgendo al termine (si chiuderà il 7 luglio) e che quindi c’è ancora poco tempo a disposizione di chi volesse aderire.

Il testo completo dell’intervista su Permesso d’Autore e su Creative Commons Italia.
Il post precedente sul film-inchiesta.

Documentario libero e creativo

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13 variazioniSarà rilasciato con licenza Creative Commons (quale per l’esattezza non è ancora stato comunicato) e, ispirandosi al modello della comunità del software libero, vedrà il diretto coinvolgimento e la collaborazione dei cittadini il film-inchiesta 13 Variazioni su di un tema barocco. Ballata ai petrolieri del Val Di Noto, documentario sull’impatto che opere di reindustrializzazione – come le trivellazioni – e meccanismi politici che ignorano i percorsi avviati dai cittadini avranno sul territorio siciliano. Il progetto è lanciato dalla malastrada.film e dal “Comitato per le Energie Rinnovabili e contro le Trivellazioni Gas-Petrolifere in Sicilia” in collaborazione con Produzionidalbasso.com, Arcoiris.tv, Casablanca, Universo.tv, Arci e Siciliantagonista. Il meccanismo per finanziare la produzione è quello del sostegno diretto da parte dei cittadini i quali, collegandosi alla scheda di presentazione del documentario, potranno preacquistare la propria copia su DVD o effettuare un versamento (da GNUvox).

In libreria e su Internet «Bambini di Satana»

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Bambini di SatanaEsce in libreria e su Internet il mio libro Bambini di Satana – Processo al diavolo. I reati mai commessi di Marco Dimitri. Distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione-NonCommerciale-Condividi allo stesso modo, è il racconto di ciò che accadde a Bologna tra il 1996 e il 1997 quando Marco Dimitri, presidente dell’associazione Bambini di Satana, venne arrestato con i presunti complici perché accusato, tra l’altro, di stupro, pedofilia e associazione a delinquere.
Quattrocento giorni di galera, una campagna stampa infamante e feroce, i capi di imputazione che crescono di giorno in giorno. E ancora gli avvocati della difesa che lavorano senza sosta e il contributo di Luther Blissett che, con la sua strategia dell’omeopatia mediatica, avvia una propria campagna d’informazione con benefici effetti sull’atteggiamento dei media. Infine l’epilogo, sorprendente per molti: tutti gli imputati vengono assolti con formula piena. Il giudizio viene confermato in Appello e nel 2004 arriva il risarcimento per il periodo di ingiusta detenzione. Nulla di tutto ciò che era stato detto corrispondeva a verità e lo si dimostra in tribunale.
Infine, un ultimo capitolo dedicato a Internet e ai contenuti diffusi diffusi liberamente per via telematica. Un altro libro, Lasciate che i bimbi. Pedofilia: un pretesto per la caccia alle streghe, uscito nel 1997 e firmato da Luther Blisset, ha subito conseguenze giudiziarie per aver raccontato ciò che non solo successe a Bologna in quegli anni, ma anche all’estero, e il fatto di essere disponibile in rete fu bollato di «licenza per uccidere» da chi non gradì la ricostruzione effettuata dal guerrigliero mediatico.
Tutto questo si racconta in Bambini di Satana, che può essere reperito qui:

Le presentazioni: