Racconti di fantascienza a concorso, ma solo se scritti e salvati come Open Document Format (ODF). L’iniziativa si chiama I Racconti dell’Oltrecosmo e nasce dalla collaborazione tra il comitato organizzatore della competizione letteraria e PLIO, Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org. Come inviare dunque le proprie opere? Come recita il bando, va bene il formato di OpenOffice.org, oppure «sebbene non consigliato, il formato Rich Format Text (RTF)». Il termine ultimo per l’invio dei racconti è il 30 settembre e i vincitori verranno nominati il prossimo gennaio. Le loro opere verranno racchiuse in un’antologia scaricabile dal sito del concorso e distribuita su carta tramite Lulu.com (da GNUvox).
liberta’ di cultura
Copiare il software non è reato
StandardOltre a essere vero (malgrado ciò che sostengono gli spot di BSA e altre potenti associazioni di categoria), è anche il titolo dell’incontro che si terrà mercoledì 21 a Padova nell’ambito della gesta del Sherwood Festival 2006. Curato da CopyRiotCafè, il dibattito, coordinato da Lele Rozza (Attivazione.org), prevede la partecipazione di Benedetto Vecchi, Il Manifesto, Carlo Gubitosa, autore del libro “Elogio della pirateria”, Alessandro Rubini, programmatore, Paolo Didonè, presidente dell’Associazione software libero, Davide Dozza, del progetto Openoffice.org, Sandro Metz, consigliere regionale Verdi Friuli Venezia Giulia, e la sottoscritta. Il festival ha luogo presso il parcheggio nord Stadio Euganeo di viale Nereo Rocco.
Net Neutrality: i blogger salvino Internet
StandardSave the Internet – sottotitolo Join the fight for Internet Freedom – è una campagna per preservare la neutralità della Rete consentendo al maggior numero possibile di voci di esprimersi senza vincoli, imposizioni o boicottaggi dei grandi network dell’informazione. Numerose le firme al momento raccolte che comprendono anche quella dei R.E.M.. Utile il blog del progetto.
Una rete di poesia
Standard«Libera cultura – il progetto per la pubblicazione di libri elettronici inediti rilasciati con licenza Creative Commons e per la ripubblicazione dei Mille Lire di Stampa Alternativa» è il titolo dell’intervento che si svolgerà il prossimo 16 giugno a Genova, all’interno del XII Festival Internazionale di Poesia. Poesia, certo, nel programma della manifestazione. Ma anche tanta rete. Il 15, infatti, interverrà anche Richard S. Stallman, fondatore del Progetto GNU e di Free Software Foundation, alle 18 presso la Biblioteca Berio per parlare di «Copyright vs Community». Il giorno successivo si discuterà di blog, libertà di cultura e trusted computing mentre il 17 giugno, dalle 17 alle 19, presso il museo del mare, prenderanno parola Juan Carlos de Martin (Creative Commons), Marco Calvo (Liber Liber) e i responsabili di Wikipedia Italia.
Per maggiori dettagli:
XII Festival Internazionale di Poesia
Programma del 15 giugno
Programma del 16 giugno
Programma del 17 giugno
Media 1.0 vs. Media 2.0 (Lasica a Parigi)
StandardQuella che segue è la traduzione italiana dell’articolo JD Lasica présente son livre “Darknet” apparso su Internet Actu. JD Lasica è autore del libro Darknet: Hollywood contro la generazione digitale per i tipi di Unwired Media.
Insieme all’imminente edizione italiana, Darknet sta per uscire anche in Francia (per M2 Edizioni). Nel suo recente tour nei due Paesi, JD Lasica è intervenuto a una presentazione parigina da cui sono tra l’altro emerse interessanti differenze tra ‘Media 1.0’ e ‘Media 2.0’. Le note che seguono, prese dal vivo, propongono la sintesi del suo intervento.
«Sono cinque anni che gestisco un blog e ciò ha portato a interessarmi al difficile incontro fra i media personali (We Media) e i media tradizionali. Oggi quest’ambito è il centro della mia attività. I Media 1.0 sono discendenti, centralizzati, chiusi. L’informazione è pesantemente filtrata. Si indirizzano a consumatori passivi: questi media sono spinti verso il publbico, non lo coinvolgono. Non cercano il feedback dai lettori, al contrario, ciò per loro è una perdita tempo. I Media 2.0 sono il prodotto della rivoluzione dei media personali. Qui è il pubblico a diventare il contenuto. È il regno della conversazione: si vuole commentare, valutare, raccomandare. I valori-chiave sono le storie individuali, le esperienze, l’implicazione o il coinvolgimento. Che li si chiami grassroots media, citizen media, contenuti auto-prodotti, media partecipativi… Si tratta della stessa tendenza.
L’articolo completo: Media 1.0 vs. Media 2.0 (Lasica a Parigi)
Letteratura del nuovo millennio
StandardMentre Specchio, il supplemento settimanale del quotidiano La Stampa, esce oggi con l’inchiesta «La fine del copyright?» di Terry Marocco su copyleft, Creative Commons e cultura italiana (di cui però al momento non c’è una versione online), ci sono un paio di iniziative in tema che meritano di essere segnalate. La prima è il DVD di Classici Stranieri, oltre 1600 titoli da poter scaricare, stampare e leggere.
La seconda è un’altra inchiesta curata Davide Bregola, Il grande romanzo italiano del XXI secolo, una raccolta – come scrive l’autore – di «testimonianze di scrittori su come sarà e cosa sarà il romanzo nel XXI secolo. Ne è nata un’inchiesta pubblicata periodicamente sul blog. Mentre conducevo l’inchiesta sul romanzo prendevo appunti e tenevo le fila del discorso, così ne è nato una specie di saggio che tiene conto di tutte le suggestioni e riposta alcuni degli interventi».
RevolutionOS II al Vag61
StandardRevolutionOS II al Vag61 il primo giugno prossimo. Con Arturo di Corinto.
Salutari plagi
StandardNuovi plagiaristi, i migliori plagiaristi, aggregatori umani. Sono i blog e i blogger, secondo una lettura che dà del fenomeno Plagiarism Today riprendendo una serie di considerazioni pubblicate anche su altri siti. Nell’articolo The ‘New’ Plagiarism, la tendenza è sempre più quella della citazioni, dei collage, dei contenuti che nascono in un posto per rimbalzare verso decine di altri. Forti, anche, della progressiva adozione di licenze Creative Commons, questi sistemi di (ri)pubblicazione, così come il file sharing, stanno rendendo il “tutto i diritti riservati” se non obsoleto, almeno poco etico. Inoltre «se l’etica del mondo dei blog è stata costantemente abusata per profitti altrui, autori di alta qualità saranno almeno un po’ stimilato a mettere online i loro lavori». Insomma, uno strumento, altro che un reato.
Altre letture (più o meno) in tema di plagiarismo:
Dal Libro di San Precario: teoria e pratica del copyleft
Standard«Dal Libro di San Precario: teoria e pratica del copyleft» è il titolo di un seminario che si terrà a Roma il prossimo 26 maggio ed è organizzato da Astra19 all’interno di un corso di formazione in professioni editoriali. A partire dalle 16, presso la sede di via Capraia 19, si parlerà anche di Permesso d’Autore insieme a Monica Mazzitelli ed Ermanno Pandoli de iQuindici e a Giuseppe Graneri, autore del libro Blog Generation. Per maggiori informazioni: astraeditoria[at]yahoo.it.
In media stat virus
StandardForse gli alieni esistono. Ma forse non arrivano da altri mondi, sono sempre vissuti sulla Terra. Sono solo estranei, alieni appunto, a determinate logiche che su questo pianeta sembrano la normalità. Come la privatizzazione della conoscenza attraverso un’ipertutela sempre più esasperata del diritto d’autore quando all’autore vanno briciole e agli editori, spesso, la ciccia. Area Cinquantuno, nella testata del sito-blog, è esplicito in questo senso dichiarando subito che in media stat virus.
Come a dire che ok, la normalità della conoscenza ce l’avete imposta, ma il cambiamento, la liberazione di un bene che libero deve essere, viene proprio dagli strumenti utilizzati dai potentati dell’ambiguità determinata dalla proprietà intellettuale. Blog, podcast, RSS, ma anche peer to peer, fotografia digitale, editing multimediale e Creative Commons sono gli strumenti con cui iniziare a lavorare al ripristino di un’etica editoriale che tuteli senz’altro gli autori pur rispettando utenti, lettori, spettatori e altri produttori.
Area Cinquantuno è dunque un nuovo soggetto nel panorama italiano. Unwired Media l’editore-patron e due libri per partire e presentarsi: DARKNET: Hollywood contro la generazione digitale (edizione italiana curata da Bernardo Parrella) e Il futuro della musica (prefazione di Gianluca Dettori). Con articoli sui nuovi fenomeni della produzione culturale declinata al digitale.