Una trappola vista 170 mila volte

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The Disney TrapDi The Disney Trap – How Copyright Steals Our Stories si era già parlato qualche tempo fa, nei giorni dell’uscita del video scritto da Monica Mazzitelli e rilasciato con licenza Creative Commons. Ora, un comunicato de iQuindici, di cui Monica è la coordinatrice, annuncia che il corto pro-copyleft ha superato le 170 mila visualizzazioni in quattro mesi. E si legge ancora:

un riscontro eccezionale – ottenuto soprattutto grazie al passaparola e sfruttando le potenzialità virali del web – per un video che affronta un tema serio e di cruciale importanza come il problema dell’accesso alla cultura da parte di un pubblico il più vasto possibile. L’attuale normativa internazionale sul diritto d’autore, approvata su pressione della Disney, rende illegale qualsiasi libero utilizzo di un opera addirittura fino a 70 anni dalla morte dell’autore e costituisce un fortissimo ostacolo ad una più democratica diffusione e condivisione della cultura e dei saperi.

Arrivare al cittadino anche con i contenuti liberi

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Polizia di StatoQuesta intervista è disponibile sui siti di Permesso d’Autore e di Creative Commons Italia.

Maria Cristina Ascenzi è un vice questore aggiunto di polizia. Ma è anche la responsabile, oltre che del portale intranet “DoppiaVela”, del sito Poliziadistato.it. Il quale ha una particolarità: i suoi contenuti sono rilasciati con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.5 Italia. Di qui l’interesse a saperne di più a proposito di questa scelta e a conoscere meglio un sito che supera il mezzo milione di visitatori unici al mese e che si avvale dell’apporto di diciotto persone tra redazione, comparto tecnico e traduttori.

I siti delle istituzioni in genere sono ancora lontani dall’abbandonare forme proprietarie di diritto d’autore, il cosiddetto full copyright. Il sito della Polizia di Stato invece l’ha fatto e ha adottato una licenza Creative Commons. Perché? Come avete iniziato a riflettere con questa opzione e su quali tematiche vi siete confrontati internamente?

La Polizia di Stato da qualche anno ha impresso una forte accelerazione alla sua attività di comunicazione in generale e all’uso dei nuovi media in particolare. Già da diversi anni mette a disposizione dei cittadini un sito internet, riceve denunce attraverso il web e, con il commissariato online, ha creato una realtà di informazione e segnalazione di reati informatici molto apprezzata dagli utenti esperti della rete.

Con questo tipo di sensibilità è naturale aderire al sistema di valori riconosciuti dalla community virtuale. Tra questi la condivisione dei contenuti ci è sembrato un passo assolutamente indispensabile. Noi tocchiamo concretamente, ogni giorno, i vantaggi del nostro lavoro per i cittadini e una delle sue caratteristiche è proprio il miglioramento attraverso la diffusione e la condivisione di quanto di nuovo e di buono c’è sulla rete. Continue reading

Brevissime storie libere

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FicletsVia BB. Ficlets sono storie cortissime che non vanno oltre i 1024 caratteri. E sono anche un’iniziativa per scrittori che scelgono la via di Creative Commons. Le foto che il sito-comunità pubblica derivano da Flickr, nasce sotto l’egida di AOL e fissa una serie di standard ai quali gli autori si devono attenere per partecipare. L’ispirazione di un racconto può derivare da una foto, da un incipit o da una chiusura e, una volta che le storie sono online, di esse se ne può vedere l’origine e si può interagire con commenti e votazioni. Lo scopo di tutto ciò?

Each and every ficlet is modular in that, though you may have written a stand-alone story with a beginning, middle, and ending, your fellow ficleteers may choose to write a prequel or sequel to your story. In this respect, you can think of ficlets as literary Legos.

Novità, opportunità per scrittori, recensioni, e rubriche sono radunate sul relativo blog.

[Update, 29 marzo 2007] Via Booksblog, ora esiste anche un’esperienza analoga in Italia che si chiama Novlet. Qui la presentazione del progetto.

Contenuti, sfide e dibattiti

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Letture in giro per la rete:

  • Ground Report Empowers Citizen Journalism with CC Attribution License

    Ground Report is a new citizen journalism site that “Empowers Global Users to Self-Publish, Rate Content and Earn Money.” In a move that helps insure user generated content can flourish on the web, they bolster their reputation and community participation by licensing all user-generated content under a CC Attribution license.

  • Il mondo si interroga su Wikipedia

    Suscitare “emozioni forti” è tipico di chi raggiunge la grande notorietà. Che questo sia il destino di Wikipedia ormai ci sono ben pochi dubbi. Con quasi un milione e 700mila voci in lingua inglese (contro le 120mila della mitica Enciclopedia Britannica), Wiki è lo strumento di consultazione più frequentato dai navigatori, il luogo dove ciascuno può condividere il proprio sapere, metterlo a disposizione degli altri. E proprio qui sta uno dei problemi.

  • Free Culture: “Free me”, a DVD about Free Culture

    The Free Me DVD is an attempt to help raise awareness of Free Culture. On the disc I have provided loads of different kinds of media – some of it can be played in your DVD player while other bits can be found when you put it in your computer. All of these works have been created and released under less restrictive licenses than the traditional “All Rights Reserved” copyright notice.

  • Who Controls Your Television?

    An inter-industry organization that creates television and video specifications used in Europe, Australia, and much of Africa and Asia is laying the foundation for a far different future — one in which major content providers get a veto over innovation and consumers face draconian digital rights management (DRM) restrictions on the use of TV content.

  • I media italiani usano anche i nazisti per disinformarci

    Come mai il segretario dell’UDC Lorenzo Cesa riceve il capo di un gruppuscolo fascista e antisemita venezuelano, coinvolto in passato perfino in un attentato contro papa Wojtyla?

  • Brighton crime story shows how far FOI still has to go

    Ward-by-ward crime figures are the sort of public data that should be routinely available to the public. There is nothing remotely sensitive about this information, which is inevitably collected by police and is in the public interest to disclose. In an ideal democracy, it wouldn’t really be necessary for a journalist to file a Freedom of Information Act request in order to obtain this data.

Sette elementi da conoscere sulle licenze Creative Commons

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7 Things You Should Know About Creative Commons è uno recentissimo studio di EDUCAUSE Learning Initiative che spiega:

Creative Commons is an alternative to traditional copyright, devel¬oped by a nonprofit organization of the same name. By default, most original works are protected by copyright, which confers specific rights regarding use and distribution. Creative Commons allows copyright owners to release some of those rights while retaining others, with the goal of increasing access to and sharing of intellectual property.

The “7 Things You Should Know About…” series from the EDUCAUSE Learning Initiative (ELI) provides concise information on emerging learning practices and technologies. Each brief focuses on a single practice or technology and describes what it is, where it is going, and why it matters to teaching and learning. Use “7 Things You Should Know About…” briefs for a no-jargon, quick overview of a topic and share them with time-pressed colleagues.

In addition to the “7 Things You Should Know About…” briefs, you may find other ELI resources useful in addressing teaching, learning, and technology issues at your institution. To learn more, please visit the ELI Resources page.

La versione pdf e html dello studio.

NetLeft verso l’assemblea costitutiva

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NetLeftDiritti e libertà nel terzo millennio. Per costruire la società delle reti è il titolo dell’assemblea costitutiva di Net Left, associazione che si ispira alla sinistra europea per la comunicazione e l’innovazione tecnologica. La data fissata è per il 10 marzo prossimo e, come scrive Arturo di Corinto nel presentare l’iniziativa:

abbiamo anche deciso che il giorno dell’assemblea […] *qualsiasi associazione* può presentarsi, prendere la parola e chiedere di aderire a una sua iniziativa o a una campagna dopo averla illustrata. Se l’assemblea aderisce votando a maggioranza, quella proposta diventa anche una proposta di Net_left che Net-Left si impegna a portare all’attenzione dei legislatori, dei politici e della società tutta con iniziative di comunicazione e con proposte di legge. Allora la domanda è: chi ci sta?

Per rispondere all’appello di Arturo, gli si può inviare una a.dicorinto [at] uniroma1.it.

“Arte & tecnologie” sotto Creative Commons

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Arte & tecnologie. Comunicazione estetica e tecnoscienzePier Luigi Capucci, docente di teoria e tecnica delle comunicazioni di massa all’università di Bologna, è l’autore del libro Arte & tecnologie. Comunicazione estetica e tecnoscienze, raccolta di nove saggi sul rapporto tra la rappresentazione della realtà attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Uscito una decina d’anni fa per una piccola casa editrice emiliana, il volume è diventato introvabile a causa della chiusura dell’editore nonostante continui ad essere citato come testo di riferimento per il suo ambito. Che fare, dunque? Capucci, oltre a chiedere commenti sul suo lavoro, ne ha modificato la licenza rilasciandolo ora con Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo – 2.5 Italia e rendendo disponibile lo scaricamento del pdf dal sito di Noema.

Tana per la bambina con i capelli a ombrellone

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Tana per la bambina con i capelli a ombrelloneTana per la bambina con i capelli a ombrellone di Monica Viola (presto online il sito dell’autrice), pubblicato dalla creatura editoriale di Giulio Mozzi, Vibrisse Libri, è un libro fantastico, ritratto della realtà di una bambina che cresce nutrendosi di pensieri e carta vetrata. Come scrive Lidia Ravera:

La piccola educazione sentimentale di una bambina sincera e scostumata. Un’apologia del disagio giovanile come solo e insostituibile motore per una formazione decente. Epica frammentaria di pigrizie e crudeltà, alla ricerca di un po’ d’amore , anche poco, anche usato, anche effimero. Un bel personaggio, la Bambina con i Capelli a Ombrellone, tana per lei, fra Flaubert e Woody Allen.

E non è il solito trucco della fascia di copertina per vendere una copia in più perché – se comunque il libro si può acquistare – è anche scaricabile dalla rete in formato pdf (790KB).

Aggiornamento del 4 settembre 2007: videorecenzione del libro Tana per la bambina con i capelli a ombrellone di Monica Viola.

OpenCongress.org: leggi federali monitorate dai cittadini

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OpenCongress.orgDa GP. WorldChanging segnala la nascita di OpenCongress.org, iniziativa della Sunlight Foundation per seguire i processi legislativi federali negli Stati Uniti. In versione ancora beta, si pone tuttavia degli scopi piuttosto ambiziosi: diventare riferimento per cittadini e attivisti arrivando a porsi come interlocutori presso le istituzioni. Le cui azioni saranno seguite attraverso la lente della stampa cartacea e della rete. Il blog informerà circa l’evoluzione del progetto mentre altre sezioni del sito danno notizie in merito alle leggi più coperte dalla stampa o dai blogger o alle aree di competenza dei singoli provvedimenti.

Varie in giro per la rete

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E nello specifico: