Il fuoco di Bianciardi viene “riaperto” in rete

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Riaprire il fuocoEttore Bianciardi l’aveva detto e lo ha fatto: non gli piaceva neanche un po’ la piega che aveva preso la fondazione intitolata a suo padre, il grande scrittore Luciano scomparso nel 1971, e così, esaurita la fase dei botta e risposta sui giornali, si è rimboccato le maniche e ha partorito con Marcello Baraghini la sua alternativa.

Alternativa battezzata con il nome di Riaprire il fuoco, dal titolo di un libro di Luciano Bianciardi Aprire il fuoco, e dedicata a un recupero della letteratura che sui giornali raramente ci finisce e che generalmente trova spazio in quasi nessuno – se non nessuno – degli ambiti classici in cui si dibattono le novità editoriali. Con il relativo blog, inoltre, vuole mantenere viva la discussione per arrivare a quello che viene chiamato il libro infinito. Obiettivo?

Non solo per recuperare la vera identità [di Bianciardi], ma anche per cercarne delle nuove, altrettanto critiche verso ogni forma di potere e vessazione e infine per aprire nuovi spazi di libertà, di fantasia e di passione civile, in primo luogo sulla Rete. Uno spazio di libertà per la cultura. Un luogo che dia voce a chi adesso non ce l’ha. Una ricerca di veri nuovi scrittori.

I blog e i romanzi a puntate

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Pinocchio a NordestMentre domani a Genova il diavolo probabilmente… (se ne parla anche qui), si nota cambiando subito discorso che il “fenomeno” dei romanzi a puntate pubblicati sui blog sta prendendo sempre più piede. È il caso, per esempio, di Pinocchio a Nordest, «ovvero le avventure del burattino più famoso del mondo “traslocate” nel tempo (oggi) e nello spazio (il Nordest)». L’opera è stata ideata da Guido Ostanel, che è anche l’autore dei testi, e illustrata da Claudio Calia (sua è l’immagine riportata a fianco). Giunta alla quarta puntata, la favola si compone di 36 episodi che hanno iniziato a comparire lo scorso settembre. Peraltro, le uscite vengono riprese dai quotidiani veneti del gruppo Epolis.

Altro esempio, invece, è Diabolico tango, un noir scritto da malenamil2. In questo caso, si è arrivati al tredicesimo “messaggio” di una cupa storia ambientata tra Milano, dove un giornalista irlandese indaga su un delitto, e l’Argentina passando per i bombardamenti sulla capitale lombarda negli anni dell’occupazione. Il romanzo, proprio in base a questi elementi, è dedicato «agli emigranti di ieri, oggi e domani» e «ai Piccoli Martiri di Milano uccisi dalla guerra».

Altri romanzi a puntate, giunti a diversi stadi di narrazione, si trovano inoltre su Carmilla.

Vibrisse e libri

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vibrisselibriEra stato annunciato e, quando si fa sul serio come in questo caso, viene il momento di passare dalle parole ai fatti: come annuncia Giulio Mozzi, sta per nascere vibrisselibri e il lieto evento è previsto per giovedì prossimo, 16 novembre, a Roma, quando l’iniziativa editoriale sarà presenta ufficialmente.

Inoltre, mercoledì l’Ora Blu sarà alle 18 alla bolognese libreria Mondadori di via D’Azeglio. La faranno scoccare Gianfranco Nerozzi e Andrea Cotti insieme a Maurizio Matrone.

Infine, su Carmilla Online, si parla di Bambini di Satana riprendendo l’intervista pubblicata da La Tela Nera.

Scrittori a(r)mati e politicamente scorretti

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Scrittoria(r)matiArriva la free-press letteraria. L’iniziativa si chiama Scrittoria(r)mati, deriva da un’idea di Gian Paolo Serino e, oltre a essere distribuita su carta in diecimila copie in diversi punti che comprendono librerie, cinema, locali pubblici e università, sarà disponibile online anche sul sito WeBook.

Inoltre è stato pubblicato il programma della seconda edizione di Politicamente scorretto, manifestazione in cui la «Letteratura indaga i Gialli della Politica» ideata da Carlo Lucarelli e curata quest’anno da Luigi Bernardi, Paola Parenti e Loredana Taddei. Segreto di stato, la strage di Ustica e il noir napoletano e spagnolo gli argomenti cardine che saranno discussi dal 24 al 26 novembre a Casalecchio di Reno.

Annotazioni varie dalla rete

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AstoundingNuovo arrivo in rete: il blog di Bernardo Parrella, osservatorio d’oltreoceano dedicato ad «annotazioni dal magma digitale». Si può ascoltare in audio l’anteprima del numero di novembre di Wired Magazine. Benvenuto, Bernardo.

Un paio di altre annotazioni. In primo luogo, sono state pubblicate in rete le copertine di Astounding – Analog Science Fiction Magazine a partire dal 1930 per arrivare al 2005. Finora ce n’era qualche altra, tipo questa, che copre un periodo però più ridotto (1939-1960).

Infine, per chi scrive, dal primo novembre può cimentarsi con la sfida lanciata da NaNoWriMo (National Novel Writing Month) per scrivere in trenta giorni (si parte il 1 novembre) una storia da 50 mila parole. Come fare? Lo si spiega in 10 passi.

Vecchie storie radiofoniche dell’orrore

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giustiziaCento storie dell’orrore risalenti all’epoca d’oro del radiodramma. Sono disponibili in formato mp3 (e in lingua inglese) sul sito The Monster Club nella sezione The old time horror radio. Tra i radiodrammi, compaiono gli adattamenti di classici come “Il fantasma dell’opera”, “Il fantasma di Canterbury”, “Frankenstein”, “La stanza”. Non manca il problema del diritto d’autore, in merito al quale si legge a pie’ di pagina che:

We do not claim copyright to any of the shows on this site. It is believed that all shows are in the public domain. We will be happy to remove any recording from our site that is shown to violate a copyright.

Sempre in tema di storie nere, una segnalazione da Crime Library su «menti e metodi criminali»: la storia di case maledette che danno origine anche a fenomeni meno esoterici e più commerciali.

Storia delle narrazioni di invenzione

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Trattato sull'origine dei romanziDa Fronte della Comunicazione di Stampa Alternativa.

Efficace combinazione di pubblico dominio e informazioni liberamente disponibili. Su Vibrisse, contenitore telematico curato da Giulio Mozzi, è stata pubblicata l’edizione completa del Trattato sull’origine dei romanzi di Pierre-Daniel Huet, vescovo di Avanche. Apparsa per la prima volta nel 1670 come prefazione al romanzo Zayde di Madame Lafayette (alla quale l’autore si rivolge in forma epistolare con lo pseudonimo di Monsieur de Segrais), rappresenta «la prima vera storia delle narrazioni di invenzione», come si legge nell’introduzione dello stesso Mozzi. Il testo in italiano è stato reperito su una pubblicazione del XVIII secolo non meglio identificata e per redarre la sezione introduttiva con notazioni storiche e letterarie, le informazioni sono state trovate sull’edizione francofona di Wikipedia.

Per scaricare il testo dal sito Vibrisse: