I padroni delle notizie: pubblicità occulta e informazione mainstream

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I padroni delle notizie di Giuseppe AltamoreDa Giornalismi Possibili. Dice bene Giuseppe Altamore, nelle conclusioni del suo libro I padroni delle notizie, quando spiega di aver cercato di “lanciare un allarme”. Nel suo breve saggio, infatti, traccia un panorama minaccioso per l’informazione mainstream che ogni giorno viene proposta a chiunque apra un quotidiano o veda un telegiornale. La causa? La pubblicità occulta. L’autore parla di “inquinamento silenzioso [che] contamina il rapporto di fiducia che si instaura tra il giornalista, la testata […] e il pubblico”. Una forma di “inquinamento” nata, almeno per l’Italia, dall’intuizione di un farmacista bresciano che, nella seconda metà dell’Ottocento, colse in pieno le potenzialità di vendita insite nel rapporto tra informazione e pubblicità finendo per fondare una delle concessionarie oggi più fiorenti.

Attraverso la panoramica più o meno recente di casi di contaminazione del giornalismo, Altamore descrive la creazione di una bufala vera e propria. Come quella volta in cui tutti i giornali del mondo raccontarono che la minaccia bellica dell’Iraq risiedeva anche nell’uso che il regime mediorientale faceva di normali consolle di gioco. Continue reading

Squadra anti-sette, religioni e libertà d’espressione

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Le tre streghe di Johann Heinrich FüssliDa Fronte della Comunicazione. Aumentano le denunce da parte di chi è stato raggirato da qualcuno che veste i panni del mago? Magari l’eco del caso giudiziario di Vanna Marchi ha contribuito a ridurre il senso di solitudine di chi si trova truffato riducendo di pari passo anche la vergogna che portava a non denunciare questo genere di raggiri.

Emergenza giovani a rischio di essere reclutati da una setta? Si è certi che si tratti davvero dell’esplosione di un fenomeno quando i giornali hanno un andamento ciclico con le emergenze? Ogni tot ne sfoderano una e non per forza deve essere nuova (si veda un po’ che dicono i motori di ricerca sulle emergenze).

C’è bisogno di una nuova squadra investigativa anti-sette? Pare di sì, a giudicare da quanto riportato in questi giorni su diversi organi di informazioni. Anche se poi, navigando sul sito della Polizia di Stato, si legge sui forum aperti ai cittadini una risposta di Carlo Bui che dirige l’Unità di analisi del crimine violento (UACV). Continue reading

Annibale Capasanta cambia canale con il pensiero

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Cronache verissimeI tempi di Cuore sono ormai lontani, seppur indimenticabili restino alcune copertine, come Scatta l’ora legale, panico tra i socialisti, e determinate rubriche, tra cui il Il giudizio universale o Mai più senza (una raccolta di quanto uscì in quegli anni è disponibile su Una mano lava l’altra).

Ora, via BooksBlog, si conferma l’uscita di Cronache Verissime, pubblicazione elettronica (in formato pdf) curata dal Collettivo Soda di Rael is Real. La linea adottata è quella di Cronaca Vera (arrivata ad avere un suo spazio su Carmilla). Ma – se ci fosse bisogno di dirlo – gli articoli sono frutto di una fantasia graffiante e scanzonata, trasposizioni satiriche di fatti pompati sui giornali che finiscono così per essere messi alla berlina. Come il servizio sullo squallido mondo dei blog con intercettazioni telefoniche tra Vibrisse e Nazione Indiana, miracoli inspiegabili per la medicina (“Involontariamente ingoia un topo che rimane vivo all’interno del suo stomaco e divora un tumore prima di venire digerito”) e gossip tributati dal mondo di Barbie e dei cartoni animati. Da non perdere nemmeno le pubblicità in fondo agli articoli.

Fumetti al femminile

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Bold Riley di Leia WeathingtonVia BoingBoing. Fumetti liberamente consultabili e scaricabili. Con un unico punto di comune: sono creati da donne. Si tratta del sito-comunità GirlAMatic.com, coordinato principalmente da Lisa Jonte, che firma anche la maggior parte degli editoriali, e che pubblica al momento oltre trenta serie differenti di strisce. Alcune delle quali hanno ricevuto riconoscimenti piuttosto importanti come la nomination agli Eisner Awards nella categoria Talent Deserving of Wider Recognition. Da vedere Bold Riley and the Witch in the Wild di Leia Weathington.

La nuova frontiera della fuga dalla città

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Adotta un fattoreL’unico confine del web è scandito dall’inventiva. E così un pastore sardo, alle prese con deprezzamento del latte, ingresso di concorrenti stranieri che applicano tariffe più basse e obblighi di legge che innalzano i suoi, di costi, si è costruito un modo per ampliare la sua attività. Ecco come deve essere nato il progetto di adozione a distanza di una pecorella ricevendo in cambio formaggio e altri prodotti caseari fatti con il latte nell’ovino adottato. Poco web 2.0, il sito, ma decisamente divertente l’attività in sé che permette anche di diventare fattore da remoto.

La Parigina, l’amico del cuore e Charlie Champagne

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Tabarin di Hans Rudi ErdtPremessa

In un’intervista di diversi anni fa, Carlo Lucarelli a domanda rispondeva che alcuni delitti irrisolti restano nella memoria collettiva più di altri per una serie di ragioni. Tra cui il contesto generale. Potrebbe essere il caso di Martine Beauregard, uccisa il 18 giugno 1969 alle porte di Torino senza che mai sia stato individuato il colpevole. Ai tempi la storia fece scalpore: senza arrivare al terremoto politico e sociale che nel 1953 seguì l’assassinio di Wilma Montesi, la fine della ragazza di origine francese scosse profondamente gli ambienti ricchi e mondani del capoluogo piemontese. Una realtà che all’apparenza sembrava così vicina a quella ritratta pochi anni prima da Federico Fellini a Roma, ma che, senza scavare neanche così tanto, si rivelava ben più miserabile dietro il suo edulcorato perbenismo. Continue reading

Dove nascono le idee?

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Dove nascono le idee?L’8 dicembre prossimo, all’interno della fiera della piccola e media editoria Più Libri – Più Liberi, si terrà il forum Dove nascono le idee?, momento di incontro per discutere di “come si alimenta la creatività tra pagine elettroniche e di carta”. Il preparazione del forum, è partito anche un blog per iniziare a porre quesiti, avanzare ipotesi e confrontarsi sul tema. In particolare, al momento, interessanti mi sembrano le 112 domande di Giulio Mozzi: un post di soli punti interrogativi e pochissime affermazioni per andare a stanare concetti legati alla comunicazione, alla (inter)relazione tra autori-blogger e lettori e lo stato dell’editoria italiana.

Causa Comune – L’informazione tra bene di tutti e proprietà

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Cause Commune, Philippe AgrainPhilippe Aigrain è l’autore di un libro splendido, Cause Commune, che ho finito di tradurre poco tempo fa. Pubblicato in lingua originale dall’editore parigino Editions Fayard, nella primavera 2007 sarà disponibile per i tipi di Stampa Alternativa in italiano con il titolo Causa Comune (pagine web in preparazione) sia in libreria che in rete con licenza Creative Commons. Per chi volesse farsi un’idea dei contenuti del libro, ha due possibilità al momento: leggersi la versione francese, scaricabile dal sito creato da Philippe, oppure iniziare ad assaggiarne la presentazione in italiano.

Causa Comune – L’informazione tra bene di tutti e proprietà

Hanno tentato di mettere sotto chiave le varietà di riso coltivate in Estremo Oriente e hanno denunciato agricoltori “colpevoli” di essersi ritrovati loro malgrado con raccolti OGM per cause ambientali. Vorrebbero che le formule matematiche fossero di quasi esclusivo utilizzo di poche realtà tecnologiche che, con la scusa di fare innovazione, impongono monopoli a scapito di concorrenti, consumatori e cittadini. Spacciano logiche sanitarie incentrate sulla somministrazione di medicinali a tutto beneficio dell’industria farmacologica ignorando il diritto all’accesso a cure fondamentali per tutti e negando le strategie per la prevenzione delle malattie. Chi sono? Sono le corporation e i governi compiacenti che combattono i beni comuni informazionali. Continue reading

Empty Show: US Army, Return to Sender

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L’Empty Show è un movimento artistico nato e cresciuto in Australia che varie volte si è manifestato nel corso degli ultimi anni. Nei fatti, decine di persone si radunano per decorare, ritrarre, filmare e ridare vita attraverso il colore e la creatività a case abbandonate, spazi dismessi e aree che, seppur in disuso, sono messe sotto chiave.

L’ultima ha avuto luogo un paio di settimane fa a Melbourne e, come sempre è accaduto in queste occasioni, non sono mancati messaggi di carattere fortemente politico, come quello a fianco. Altre immagini dell’ultimo appuntamento sono disponibili qui e qui.

Per chi volesse ripercorrere velocemente la storia dell’Empty Show attraverso le fotografie, può navigare nella galleria pubblicata su Flickr che raccoglie alcuni scatti dell’evento del 2003. Inoltre, in merito alla manifestazione e alle sue istanze politiche, si può consultare anche il blog A Space Outside.

Creative Commons e artisti Uk: giovani, avanguardisti e pratici

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Creative CommonsNon solo creatività nella realizzazione delle proprie opere, ma anche nell’utilizzo del diritto d’autore e dei canali di distribuzione. Dice questo un recente report, UK Artists, Copyright and Creative Commons, redatto all’Arts Council England e da OpenBusiness.cc e rilasciato con licenza Creative Commons. È il resoconto di uno studio semestrale da cui si desume che l’utilizzo del copyleft tra gli artisti britannici deriva da molteplici ragioni. Innanzitutto la percezioni di un’eccessiva complessità nella gestione del “tutti i diritti riservati” a fronte di una maggiore praticità delle licenze copyleft. Inoltre questa modalità risulta più presente tra le avanguardie culturali e tra i più giovani facendo registrare, nel solo Regno Unito, oltre 140 mila siti in regime Creative Commons.

Infine, un ringraziamento a Wu Ming per la segnalazione sull’ultimo numero di Giap.