Squadra anti-sette, religioni e libertà d’espressione

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Le tre streghe di Johann Heinrich FüssliDa Fronte della Comunicazione. Aumentano le denunce da parte di chi è stato raggirato da qualcuno che veste i panni del mago? Magari l’eco del caso giudiziario di Vanna Marchi ha contribuito a ridurre il senso di solitudine di chi si trova truffato riducendo di pari passo anche la vergogna che portava a non denunciare questo genere di raggiri.

Emergenza giovani a rischio di essere reclutati da una setta? Si è certi che si tratti davvero dell’esplosione di un fenomeno quando i giornali hanno un andamento ciclico con le emergenze? Ogni tot ne sfoderano una e non per forza deve essere nuova (si veda un po’ che dicono i motori di ricerca sulle emergenze).

C’è bisogno di una nuova squadra investigativa anti-sette? Pare di sì, a giudicare da quanto riportato in questi giorni su diversi organi di informazioni. Anche se poi, navigando sul sito della Polizia di Stato, si legge sui forum aperti ai cittadini una risposta di Carlo Bui che dirige l’Unità di analisi del crimine violento (UACV). Dice il dirigente di polizia rispondendo a una domanda:

Il problema delle sette sataniche è molto diverso da quello del serial killer e sono d’accordo con lei che ci sia molto sensazionalismo, anche perché molti si nascondono dietro all’alibi del satanismo per portare avanti interessi e pratiche di per sé non direttamente connesse al religioso o all’occultismo […]. Importante, comunque, è non sottovalutare, perché dal punto di vista di polizia è importante prevenire e quindi conoscere.

Non si può che concordare con il dottor Bui: conoscere per prevenire e anche per discernere tra manifestazioni culturali e manifestazioni criminali. Ma gli esperti devono per forza essere in organico alle strutture che sono emanazione diretta di una confessione religiosa? Non sarebbe auspicabile che ci fossero, oltre a investigatori di provata esperienza, persone con una altrettanto provata preparazione in criminologia e criminalistica? Perché, da come viene messa giù, sembra che ci siano “anche” queste professionalità, oltre ai contributi confessionali.

E di qui un’ultima domanda, forse la più importante: non è che aprire una squadra anti-sette lancerà addosso a chi si occupa di divinazione, da solo o in gruppo, per interesse storico, umanistico o antropologico, il sospetto di frequentare ambiti criminogeni? Non che, ben inteso, si tema che un professore di filosofia venga sbattuto in carcere per aver spiegato a lezione o aver dissertato a un congresso di vaticinii e metodi propiziatori. Ma investigare sulle attività pratiche derivanti da un preciso ambito del pensiero umano può avere qualche ripercussione sulla libertà di espressione.

11 thoughts on “Squadra anti-sette, religioni e libertà d’espressione

  1. Guarda Antonella, non me ne parlare.
    Ieri ho avuto la sfortuna di ascoltare anche io questa notizia: totale confusione tra credo (che vuol anche dire, in una democrazia occidentale, credere in satana se ti và) e crimine… con tanto di numero verde a pieno schermo tv – gestito da qualche ente religioso (Stato? Ohi, dove sei?) Per segnalare… cosa? Un crimine? E… per esempio… i carabinieri? No, eh?
    Il mio disgusto è ASSOLUTO.

  2. Ciao Antonella.
    E’ da un pò di tempo che non passo tra queste pagine.
    Ultimamente ho messo un pò da parte la mia libertà di espressione.
    Perchè… contestare è bello. Contenersi è meglio.

    Oggi non mi và di sparare su chi cerca di fare solo il suo lavoro.
    Oggi mi và di risolvere problemi. Non sempre mi và bene.

    Ora ti insegno una cosa.
    Quando devi risolvere un problema, non è conveniente andare diritti alla sua fonte. Spesso la fonte è un inganno e ci porta a conclusioni sbagliati.
    I carceri sono pieni di innocenti a volte.
    Quando vuoi risolvere un problema, esci fuori. Fuori dal problema.
    Guarda il mondo che lo circonda. Osserva tutto e pian piano restringi il cerchio. Sempre più stretto finquando non restate tu e il tuo caso.
    Solo allora ti sarà più chiaro.

    Quindi non mi và di sparare sulle forze dell’ordine.
    Indagare non significa condannare. E se siamo spaventati perchè qualcuno fà domande su di noi, allora siamo già mezzi colpevoli.
    Finquando ci considereremo al di sopra di ogni sospetto, saremo sempre colpevoli. Colpevoli dello stesso male che ci stà distruggendo.
    Quello di aver creato un mondo che non ci piace.

    ‘notte, Aeron

  3. La questione non è l’indagine, che è corretto svolgere ogni volta che è necessario. Diverso è il caso di chi ci lavora: credo che un’analisi che coinvolge religioni, spiritualità o culti vada svolta da chi non appartiene a confessione specifica. Il discorso dunque è molto più semplice di come è stato posto: se chi professa una religione riceve informazioni relative a eventuali reati, ha il dovere di informarne chi di dovere senza essere diretto protagonista delle fasi successive se non come testimone.

  4. MICHELE

    Non è possibile parlare di queste cose dal punto di vista laico ed agnostico, solo per sventolare il vessillo della libertà e senza sapare cosa è veramente la libertà. Essa la si può manifestare e praticare solo nell’ambito di regole prefissate e rispettate dai consociati e questo può accadere soprattutto in quelle religioni in cui si stigmatizza la libertà ed il rispetto dell’uomo e della vita di ogni essere vivente.
    Ma nelle sette cosa viene professato, quando vengono sacrificati fino alla morte animali, persone; viene versato il loro sangue in rituali dalle forme e dalle pratiche tribali che risalgono a millenni in cui l’uomo era veramente uno schiavo in tutti i sensi.
    Ma non facciamo demagogia e sproloqui insensati e ringraziamo veramente il cielo della presa di cosciena da parte delle istituzioni, perchè quello che opernao nelle sette sono delle immense barbarie e nefandezze al costo di vite umane irretite e plagiate e vittime delle lolro debolezze.

  5. Rouge

    Beh, penso sia evidente che non tutte le sette succede che “vengono sacrificati fino alla morte animali, persone; viene versato il loro sangue in rituali dalle forme e dalle pratiche tribali che risalgono a millenni in cui l’uomo era veramente uno schiavo in tutti i sensi”. Il neo-satanismo, ad esempio (che più che una setta è una corrente di pensiero, ma che vuoi farci? Ultimamente c’ è così tanta confusione…) non fa assolutamente parte della categoria di sette “ejah ejah sacrifichiamo a satana grande dio del male” ecc., ecc. … Così come molte altre “sette” (tra l’ altro, nella categoria “sette” oggi, grazie all’ ignoranza, vengono incluse religioni, filosofie, correnti di pensiero e quant’ altro, oltre alle vere e proprie sette, che comunque non sono affatto tutte “covi di perdizione in cui si fanno rituali orgiastici e sacrifici al dio X, al diavoo Y e allo spirito-guida Z “). Detto questo, io non ho nulla contro i rituali orgiastici, ma queste sono opinioni e oltretutto esulano dall’ argomento.
    Quello che intendo dire è che la maggior parte delle “sette” si basa su un credo religioso, e quindi è Giusto, in uno Stato laico che professa la libertà di culto, che a giudicare se e come questi culti vanno contro la legge siano persone laiche. Non posso mandare un houngan o un esponente non laico di qualsiasi altro credo (dagli ebrei ai wiccan, nessuno escluso) di giudicare se l’ operato della Chiesa Cattolica (o di un’ organizzazione che divulghi un qualsiasi altro credo), e viceversa. Perciò, per indagare sulle presunte azioni criminali di ALCUNE sette, verranno scelti individui laici. Mi scuso se qualcuno aveva ancora in mente che tutti i satanisti fossero dei dark-goth o punk che evocavano il demonio con sacrifici umani o animali, o che le altre sette lo facessero, mi scuso per aver sfatato questo mito, ancora così presente nella nostra “meravigliosa cultura”.
    Sono apertissimo a ogni tipo di discussione costruttiva. Tra l’ altro, penso che ne parlerò anche nel mio blog.

    Ah, un’ ultima cosa. Mi scuso se ho offeso qualcuno, è che sono abituato a scrivere di getto, ed a volte potrei sembrare un po’ aggressivo. Fine dello sproloquio.

    Bye.

  6. Scusa mi sono scordato di farlo (A proposito di errori, rileggendo il mio commento mi sono reso conto che è un insulto alla grammatica italiana, ma facciamo finta di niente ^^ Ehm…).
    In ogni caso, l’ indirizzo del blog è:

    http://club.giovani.it/rougedt/

    Ecco fatto… L’ ho praticamente appena creato, quindi devo ancora perfezionarlo… Comunque, aspetto visite.

    Bye…

  7. Allarme sette sataniche
    di LUIGI SCARANO
    Invitiamo le famiglie che notano “stranezze nel comportamento” dei figli a valutare con 
    forte attenzione anche il minimo segnale che possa far pensare ad una cultura satanica, 
    o peggio ad una pratica di tipo satanista dei loro giovani .Non intendiamo criminalizzare 
    il rock gotico o certa iconografia che appartiene alla sfera della piccola ribellione tuttavia
    dobbiamo segnalare una preoccupante crescita del numero delle sette sataniche . Molte 
    di queste aggregazioni distorte si esauriscono in sedute/riunioni con immaginifici,quanto 
    ridicoli ed innocui riti magici.In pochissimi casi la mancata strutturazione della personalità 
    di alcuni adepti oppure la paranoia di altri possono innescare un ciclo vizioso e terribile di 
    prevaricazione e violenza che caratterizza lo status e le gerarchie e perciò le azioni della 
    setta satanica . I conflitti di natura psicologica sfociano in devianze sessuali di tipo sado - 
    masochistico oppure in violenza allo stato puro.Una volta,affermato il dominio psicologico
    del sacerdote satanista sul gruppo , questi comportamenti possono trasformarsi da interni 
    ( endogeni ) alla setta a modus operandi esterno detto(esogeno) . La ricerca di neo adepti 
    diventa l’obiettivo principale e così il pericolo si trasforma da individuale a sociale . 
    La sopraffazione dell’individuo diventa la morale capovolta di un Vangelo satanista fai da te.
    Quando gli animi sono ormai corrotti dalla mancanza di amore e solidarietà , il degrado delle
    sensibilità apre la porta al Maligno che altrimenti non avrebbe alcun potere reale sull’Uomo

  8. “Cultura satanica” e “pratiche di tipo satanista” mi sembrano espressioni abbastanza vaghe. Inoltre, in alcune anche se non in tutte queste organizzazioni Satana è visto come simbolo essenzialmente positivo, che induce alla libertà, all’ autoconsapevolezza ed all’ affermazione totale dell’ ego (a volte nel rispetto delle libertà altrui, a volte no). Non all’ essere asserviti al demonio, non al sottostare alla “morale capovolta di un Vangelo satanista fai da te”. Gran parte dei satanisti infatti non è il “contrario” del cristiano, per così dire: non segue principi basati sul capovolgimento della fede cristiana, in quanto, per quanto ne so, la suddetta gran parte dei satanisti non crede alla fede cristiana, in quanto costituisce un altro credo. Insomma, a questo proposito c’ è un bel po’ di confusione in giro. Amici genitori, se vedete nei Preferiti di vostro figlio http://www.satanismo.org o cose del genere aspettate ad esorcizzarlo: forse è solo un anarchico egoista amico di altri anarchici egoisti come lui.
    Certo, non nego che esistano anche (anche se non in quantità abbastanza elevata da costituire una minaccia per la società, nonostante quello che alcuni dicono) “adoratori di Satana” belli e buoni, tipo “adoriamo Satana, nostro signore e padrone” e via dicendo, con preghiere cristiane dette al contrario e tutto il resto, ma questi coloriti personaggi costituiscono solo un’ esigua parte di tutte quelle cose che si possono indicare con il termine “Satanismo”.
    Tra questi, un’ altrettanto esigua percentuale pratica sacrifici animali e compagnia bella, e, in rarissimi casi, omicidi perpetuati con la scusa del “credo satanista”. Attenzione, però: ricordiamo che il “credo satanista” di cui sopra è solo una scusa grazie alla qualle uno psicopatico commette i delitti che gli passano per la mente. Probabilmente è solo un poveretto manipolato da qualche altro psicopatico, che usa a sua volta il fatto di essere un “fedele servitore di Satana” come scusante. Quindi, un satanista non va perseguito perchè è un satanista, ma un assassino va perseguito perchè è un assassino, indipendentemente dal fatto che sia un Satanista, un Cattolico, un Thelemita, un Wiccan, un Ebreo, un Musulmano, un Papa Discordiano, un Houngan o qualsiasi altro credente (o non credente). Questo tra l’ altro spiega anche, almeno in parte, il motivo per cui non considero l’ “ideona” della Squadra Anti Sette così geniale.

    Fine del secondo sproloquio.

    Bye…

  9. marco

    PER VOI SATANA SARA’ IL PIU’ ALTO SIMBOLO DELLA LIBERTA’ UMANA E AUTOCONSAPEVOLEZZA DI RINASCITA SPIRITUALE.NON ADORAZIONE E VENERAZIONE,MA RISPETTO,ONORE E FRATELLANZA.

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