I peggiori oltraggi alle libertà civili del 2006

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José PadillaThe Bill of Wrongs è il titolo che la giornalista Dahlia Lithwick dà al suo pezzo sui dieci peggiori oltraggi alle libertà civili del 2006. Pubblicato su Slate e riportato anche nella sezione Outlook del Washington Post, l’articolo comprende in decima posizione il tentativo di infliggere la pena di morte a Zacarias Moussaoui, accusato di aver preso parte agli attentati dell’11 settembre 2001.

Seguono poi i fatti di Guantanamo, la reintroduzione da parte del governo Bush del segreto di stato su documenti desegretati con le conseguenze che questo ha comportato, attività di controllo e spionaggio di privati cittadini e interventi quanto meno disinvolti nella cattura e nel trattamento di presunti terroristi, come accaduto a cittadini canadesi e tedeschi di origine mediorientale. Nelle prime tre posizioni compaiono gli abusi su José Padilla, altro presunto territorista di nazionalità americana, il Military Commissions Act del 2006 e ciò che l’autrice chiama hubris, dottrina del governo USA secondo cui “tutto è legale, necessario e segreto”.

“Di quale oltraggio mi sono dimenticata?” chiede la giornalista in chiusura. E, se di qualcosa si fosse effettivamente scordata, chiede anche che le sia segnalato via mail all’indirizzo Dahlia.Lithwick[at]hotmail.com.

Nebbia Gialla

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Nebbia GiallaNebbia Gialla (a breve risponderà anche il sito nebbiagialla.it) è la prima edizione di un festival dedicato al giallo e al noir nella Bassa che si terrà a Suzzara, in provincia di Mantova, il 3 e il 4 febbraio prossimi. Organizzato dall’Istituzione Città di Suzzara e curato dallo scrittore Paolo Roversi, autore tra l’altro del bel Blue Tango, vede presenti alcuni degli autori che prediligo. Al momento il programma definitivo è ancora in corso di definizione, ma da quello che mi ha anticipato Paolo dovrei essere presente la mattina del 3 febbraio. Argomento: noir e cronaca nera.

Online i processi alla banda della Uno Bianca

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La banda della Uno BiancaQuando si cerca di conoscere una storia, ci sono diverse fonti importanti. Una di queste – e forse la più rara – è costituita dalle voci che si avvicendarono in tribunale. Certo, ci sono gli atti processuali, che possono essere consultati e che in diversi casi possono fornire chiavi di interpretazione nuove, diverse o sottovalutate in precedenza. Questo è accaduto per esempio al regista e sceneggiatore Paolo Benvenuti con uno studio su Portella della Ginestra per il suo film Segreti di Stato quando trovò un documento firmato da Mario Scelba e ne provò l’autenticità negata ai tempi del processo in aula.

Più raro invece avere accesso diretto a ciò che venne detto in aula: poterle ascoltare, al di là dei contenuti, aiuta a comprendere un fatto, un periodo, l’atmosfera di contorno. Per la vicenda della banda della Uno Bianca, ora è possibile scaricare le udienze dei processi di Rimini e di Bologna. Radio Radicale, che ha acquisito dal 1978 molto materiale delle più differenti tipologie e sta progressivamente digitalizzando il proprio archivio, ha messo online le registrazioni di questi due processi. Per avere questi file, un ringraziamento particolare va a Diego Galli.

La disponibilità delle udienze è un fatto importante, soprattutto considerando la portata della vicenda: la banda della Uno Bianca, composta dai tre fratelli Savi (due dei quali agenti di polizia) e da altri tre appartenenti alle forze dell’ordine, colpì tra Bologna, la Romagna e le Marche dall’ottobre 1987 al 1994 quando, in novembre, l’intero commando venne arrestato. In quasi otto anni di attività criminale, vennero messe a segno 103 azioni, si fecero 102 feriti e vennero uccise 24 persone. Per rapina, si disse, anche se le motivazioni di lucro non giustificano la violenza con cui la banda colpì tra depistaggi, inchieste sbagliate, comparsate della Falange Armata, trafficanti d’armi dell’Europa orientale o, ancora, analogie con fatti accaduti all’estero. Continue reading

Riforma dell’editoria: una consultazione pubblica

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Riforma dell’editoria? Che i cittadini dicano la loro attraverso una consultazione pubblica che è stata avviata nei giorni scorsi dal consiglio dei ministri. Per partecipare, c’è tempo fino al prossimo 20 gennaio e le risposte al questionario possono essere inviate per posta elettronica all’indirizzoscdie[at]palazzochigi.it. A questo proposito, l’associazione Articolo 21, che si batte per la difesa dell’omonimo articolo della Costituzione, chiede di essere tenuta informata.

iPod e musica prima di salire in aereo

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Via Bernardo, una notizia davvero curiosa: iPod alla grande nei distributori automatici… Se ci si trova all’aeroporto di Atlanta, si possono inserire surrogati di monetine (la carta di credito dovrebbe andare benissimo) per un totale di 349 dollari e la macchinetta sputa fuori un lettore della Apple. Accanto, ad apposito punto vendita, si potrà acquistare anche musica da scaricare. Certo comunque che i prezzi non sono proprio alla portata di tutte le tasche.

OneDOJ e la privacy

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Comic from http://www.privacy.org.nz/home.phpUn imponente database creato dal dipartimento di giustizia statunitense e battezzato con il nome di OneDOJ. Ne dà notizia (anche se non è proprio una novità, visto che se ne parla dal 2005) il Washington Post e lo strumento è destinato a essere usato dalla polizia locale che potrà così accedere a informazioni disponibili al momento a FBI, DEA e ad altre agenzie federali. Un milione sarebbero i casi archiviati negli ultimi tre anni e i dati comprenderebbero rapporti, informazioni di reato, accuse, nomi, indirizzi e altri elementi che connotano sospetti e pregiudicati. Ma c’è chi si dice preoccupato, a leggere il quotidiano d’oltreoceano, anche perché si troverebbero elementi che porteranno a identificare persone mai raggiunte da provvedimenti giudiziari:

Civil-liberties and privacy advocates say the scale and contents of such a database raise immediate privacy and civil rights concerns, in part because tens of thousands of local police officers could gain access to personal details about people who have not been arrested or charged with crimes.

Giaculatorie, regali(e) ed ecologia della creatività

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Alcune letture particolarmente interessanti:

Trame all’ombra di San Pietro

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Vaticano rosso sangueIn poco più di un centinaio di pagine (più una trentina di appendice) difficilmente si arriva a scandagliare un argomento in modo esaustivo. Ma si può fare altro, come gettare il seme della curiosità. O nutrirlo, visto che non si parla di casi sconosciuti ai lettori delle cronache papaline. È ciò che fanno i giornalisti e scrittori Vittorio Di Cesare e Sandro Provvisionato con il libro Vaticano rosso sangue (Editoriale Olimpia) in cui ripercorrono alcuni dei misteri che hanno caratterizzato il piccolo stato papale nel periodo che va dal 1916 al 1992.

Se si fosse prestato ascolto a Plinio che, nel 45 dopo Cristo, sconsigliava la frequentazione dell’appezzamento di terra al tempo poco più di un malsano acquitrino, la tomba di Pietro e il successivo insediamento cristiano sarebbero stati posizionati altrove. Ma la superstizione pagana non si concilia con la missione pastorale della chiesa e così, in un territorio di pochi metri quadrati sopravvissuto all’unificazione d’Italia e ultimo vessillo di un esteso potere temporale, i secoli hanno visto avvicendarsi trecento pontefici e trame che di spirituale spesso hanno ben poco. Continue reading

Animazione sovietica e antimilitarista

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Conflict by SoyuzmultfilmКонфликт (Conflict) è uno dei più noti film d’animazione sovietici. A renderlo particolarmente famoso sono stati probabilmente il suo spirito antimilitarista e l’azzeccata allegoria in base alla quale, da un’unica scatola di fiammiferi, ne derivano due schieramenti divisi prima per colore e poi, attraverso una linea tracciata a terra, per appartenenza politica. Pubblicato ora su Google Video, il film è stato realizzato dalla celebre casa di produzione Soyuzmultfilm (la stessa dell’originale Winnie-The-Pooh che in russo fa Винни-Пух) di cui si può leggere una breve storia su Wikipedia.