“Anno 2018: verrà la morte”, l’amianto raccontato in un documentario

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Anno 2018: verrà la morte è un documentario girato da Giuliano Bugani, autore già comparso varie volte da queste parti, e da Salvatore Lucchese. E racconta una delle storie nere di questo Paese:

L’amianto è un minerale fortemente cancerogeno che è stato utilizzato per oltre quarant’anni nell’isolamento di edifici, tetti, navi, treni, per fabbricare vernici, tegole, pavimenti e tubazioni. Sino ad oggi sono centinaia di migliaia le morti in Europa causate dall’esposizione all’amianto e il numero è destinato a crescere. Prima di scoprire defi nitivamente i terribili effetti dell’amianto dovremo attendere trent’anni, forse quaranta. Il picco delle morti di amianto è previsto per il 2018.

Anno 2018: verra' la morteEcco, chi volesse vedere il documentario e incontrarne gli autori, può scegliere tra due appuntamenti nel fine settimana. Sabato sera, alle 20.45, si inizia al teatro comunale di Dozza, con un incontro organizzato dalla compagnia Della Luna Crescente. Domenica, invece, alle 20.30, sarà la volta della sede dell’associazione culturale La Barberia (via Riva Reno 77/79). Per i dettagli, si può scaricare questo pdf (550KB). Che racconta anche questo:

Il documentario pone un serio interrogativo: dov’è l’amianto oggi? Il documentario mette in evidenza denunce sociali come la presenza dell’amianto in moltissime fabbriche metalmeccaniche, nella raffineria dell’olio da tavola, olio di semi filtrato con polvere di amianto, e le tubature in amianto di tutti gli acquedotti pubblici italiani. Ma già alla prima presentazione del DVD, sono emerse altre denunce dal pubblico presente in sala, come la presenza dell’amianto negli edifici pubblici, le scuole, i pavimenti di molte palestre, fondi stradali, zuccherifici.

E intanto qui c’è un’intervista agli autori mente qui il trailer del documentario.

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