All’inizio furono 17 morti e 88 feriti. I numeri si riferiscono al bilancio della strage di Piazza Fontana, quella provocata da una bomba posizionata a Milano, nel salone della Banca Nazionale dell’Agricoltura, che esplose alle 16.37 del 12 dicembre 1969. L’inizio, invece, riguarda un periodo che ormai nei libri di storia va sotto l’espressione di “strategia della tensione”.
Piazza Fontana ne segna l’ingresso e apre un capitolo nel recente passato del Paese in cui il terrorismo indiscriminato – che si č avvalso della complicitā operativa delle organizzazioni neofasciste (Ordine Nuovo, nell’episodio specifico) – č stato usato come strumento politico. Ma alcuni precedenti c’erano stati.
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