Con la prefazione di Giuseppe Pignatone, procuratore capo di Reggio Calabria, esce a giorni per i tipi di Nutrimenti il libro Le radici della ‘ndrangheta, frutto di un lavoro a quattro mani tra il pubblico ministero Mario Andrigo (tra le indagini che ha seguito c’è quella sul delitto Fortugno) e Lele Rozza, che invece si occupa di comunicazione (oltre che essere un amico). Più nel dettaglio, ecco come viene presentato il volume:
Oggi non è la potenza militare della ‘ndrangheta che preoccupa di più, né la capacità – immutata rispetto al passato – di manifestarsi in comportamenti spietati. Preoccupa – deve preoccupare chi si ripromette di battere davvero questa associazione mafiosa – l’assuefazione che rischia di prevalere nella parte sana della società. Deve preoccupare il rischio che si finisca per perdere la consapevolezza di essere la maggioranza e di avere in sé gli strumenti per combattere quel tipo di cultura. Ecco perché diventa indispensabile conoscerla quella cultura. Conoscere la ‘ndrangheta per saperla riconoscere. Perché da solo l’apparato repressivo non è sufficiente.
In questo libro vengono descritte le parole, le regole, i riti, le storie di ‘ndrangheta. Un manuale che vuole essere uno strumento e un contributo per contrastare un fenomeno in grande crescita, che minaccia tutti.