Insegnare la storia degli anni Settanta: una tre giorni per parlarne a Bologna, la città del delitto Lorusso e della bomba alla stazione

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Landis, il laboratorio nazionale per la didattica della storia, ha organizzato per domani, dopo e venerdì (29 e 30 settembre e il 1 ottobre) una riflessione su cittadinanza e democrazia: il nodo degli anni Settanta. L’Italia nel contesto internazionale, che si terrà a Bologna presso la sala dello Zodiaco del Palazzo della Provincia (via Zamboni 13). Questi i contenuti che fanno da linea di congiunzione tra i vari interventi:

Anni di duri scontri sul piano sociale e politico, anni segnati da violente minacce alla democrazia e dal dispiegarsi della lotta armata, ma anche di riforme che hanno sicuramente rafforzato i diritti di cittadinanza e la partecipazione democratica. Anni che hanno segnato profondamente la città di Bologna, teatro dell’assassinio di Francesco Lorusso e della strage alla Stazione Centrale. Ma anche anni di un impegno civile e politico diffuso che ha contribuito alla tenuta delle istituzioni democratiche e al processo riformatore, dalla quale perciò è giusto che prenda il via una riflessione sulla costruzione della memoria e della storia e sulla “insegnabilità” di quella stagione.

Per comprendere a fondo tale periodo è importante allargare lo sguardo al contesto internazionale, in particolare a un’Europa occidentale impegnata in una faticosa transizione verso la democrazia (Spagna, Portogallo e Grecia), e a quel Sudamerica in cui si registrarono allora gravi fenomeni di involuzione autoritaria e che costituì l’implicito riferimento di tante scelte politiche, la cui vicinanza era forse particolarmente sentita per il gran numero di immigrati italiani che finirono impigliati nelle maglie della repressione. Il tutto nel quadro della Guerra fredda, custode di un ordine mondiale che pareva destinato a durare per sempre.

La nostra proposta è di porre tutti questi temi al centro di un convegno internazionale […] rivolto principalmente agli insegnanti e alle sezioni didattiche degli istituti della rete Insmli di tutta Italia. La dimensione internazionale sarà data principalmente dalla parte relativa alla didattica, con la partecipazione di studiosi stranieri, fra i quali alcuni rappresentanti di Euroclio (European Association of History Educators), esperti di controversial issues, perché pensiamo che – oggi come non mai – gli insegnanti italiani abbiano bisogno di un confronto con i loro colleghi di altri Paesi.

Il convegno è organizzato da Landis, con il patrocinio e il contributo finanziario della Regione Emilia-Romagna, il patrocinio e la collaborazione della Provincia di Bologna, il patrocinio dell’Ufficio Scolastico regionale, la collaborazione dell’Istituto Parri Emilia-Romagna, di Isrebo (Istituto per la Storia della resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Bologna Luigi Bergonzini), del Cedost (Centro di Documentazione Storico-Politica sullo Stragismo), di Iris (Insegnamento e Ricerca Interdisciplinare di Storia) e di Euroclio (European Association of History Educators).

Qui il programma completo degli interventi, che inizieranno domani alle 15.