“Il rumore della memoria – Quei passaporti per Gelli”: il racconto del desaparecido Basterra e dei documenti destinati al capo della P2

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Il rumore della memoria – Quei passaporti per Gelli contiene il racconto del desaparecido Victor Basterra, così descritto dal Corriere.it::

Basterra, un oppositore del regime che lavorava per la Zecca di stato argentina come «operaio grafico», sapeva […] disegnare banconote e produrre passaporti praticamente perfetti. Gliene consegnarono appunto quattro, con nomi di italiani naturalizzati argentini, da falsificare. Però gli diedero una sola foto, in quattro esemplari, che Basterra identificò subito, senza alcun dubbio. La foto era quella del «maestro venerabile», che a Buenos Aires era più noto che in Italia.

I passaporti falsificati furono consegnati a Gelli, che in quel momento era ricercato dalla giustizia italiana e pare si trovasse a Montevideo […]. Gelli tentò di utilizzare uno dei passaporti nella Confederazione elvetica, per prelevare denaro da uno dei suoi conti svizzeri. Basterra, incontrato all’Esma, proprio nel sotterraneo delle torture, ci ha detto: «[…] Sono stato prigioniero per quattro anni e mezzo e [falsificare passaporti] era l’unico modo che avevo per sperare di ottenere la libertà. Il loro era un sistema perverso: potevi trovare uno che ti dava una pacca sulla spalla e poi ti offriva un whisky, e qualche ora dopo finire nella camera della tortura, sottoposto alla scarica elettrica».

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Gli Stati Uniti e il Cile: dal National Security Archive 10 documenti sul ruolo di Kissinger e Nixon e sul “ringraziamento” a Pinochet

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National Security Archive documents

Novità – anzi, conferme – sul ruolo degli Stati Uniti nel golpe cileno del 1973 di cui ricorreva l’anniversario due giorni fa, l’11 settembre. Arrivano da materiale ufficiale che va dal 1970 al 1976 reso pubblico proprio in questa occasione. Ecco di che si tratta:

Kissinger fece pressione su Nixon per rovesciare il governo di Allende, democraticamente eletto, perché si temeva che il suo “modello” potesse avere un “effetto insidioso”, come dimostrano i documenti. Nel quarantesimo anniversario del colpo di Stato in Cile, il [National Security Archive] pubblica i principali dieci documenti sul ruolo che Kissinger ebbe nel minare quella democrazia sostenendo la dittatura militare. Inoltre sempre Kissinger […] disse a Pinochet nel 1976: “Vi vogliamo aiutare, non boicottare, avere resto un grande servizio all’occidente rovesciando Allende”.

(Via Giovanni Scirocco)

Si processi in Italia Massera per i tre italiani desaparecidos

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Afiche de las Madres de Plaza de Mayo. DesaparecidosDi Emilio Eduardo Massera, ex militare argentino implicato nel golpe del 1976 e piduista, si era parlato poco meno di due anni a proposito dell’ergastolo a Jorge Eduardo Acosta, Alfredo Ignacio Astiz, Jorge Raúl Vildoza, Antonio Vañek e Héctor Antonio Febres, responsabili del sequestro e dell’omicidio di tre cittadini italiani durante la dittatura. Peacereporter oggi scrive che l’ex golpista argentino Massera può essere processato in Italia:

Il perito inviato a Buenos Aires dal tribunale di Roma per stabilire le condizioni di salute mentale dell’ex comandante della Marina Militare argentina e protagonista della giunta militare Videla, Emilio Eduardo Massera, ha stabilito che l’imputato è “pienamente in grado di stare in giudizio”. Quindi, Massera “può essere processato”. L’ex ammiraglio comparirà davanti alla giustizia italiana per rispondere della morte di tre desaparecidos: Angela Maria Aieta, sequestrata il 5 agosto 1976, Giovanni Pegoraro e sua figlia Susanna, entrambi sequestrati il 18 giugno del 1977. È il primo processo in cui lo Stato italiano si è costituito parte civile insieme alle famiglie delle vittime. Massera è accusato di “aver cagionato la loro morte, dopo averne disposto od operato il sequestro, e dopo averli sottoposti a tortura, con le aggravanti di aver commesso i fatti con premeditazione, ed adoperando sevizie e agendo con crudeltà verso le persone”, si legge nelle carte processuali. Altri cinque ufficiali della Marina, co-imputati con Massera, erano stati condannati il 14 marzo 2007 a cinque ergastoli decisi dalla Corte di Assise di Roma. “Nonostante i possibili tentativi manipolativi, più o meno coscienti, attuati attraverso l’estremizzazione, anche in forma eclatante, di sintomi psichici fittizi”, quindi, Emilio Eduardo Massera verrà sottoposto a processo per i crimini effettuati nel quadro del sistema dittatoriale argentino.