Per la prima volta in Grecia un documentario prodotto dal pubblico. ‘Debtocracy’ va alla ricerca delle cause che hanno generato la crisi legata al debito e propone le soluzioni, nascoste dal governo e dai media dominanti. Il documentario viene distribuito liberamente dalla fine di marzo senza ricorrere a diritti d’uso e verrà diffuso e sottotitolato almeno in tre lingue.
Di fatto, a oggi, Debtocracy, rilasciato con licenza Creative Commons, è già disponibile in ben più di tre lingue (oltre all’originaria greca, ci sono anche inglese, francese, tedesca, italiana, spagnola e portoghese). E vuole raccontare una storia molto raccontata – quella dell’incubo del crack pubblico che dalla penisola illenica si è diffuso per tutto il continente – da un punto di vista diverso rispetto a quello letto e riletto un po’ ovunque. Perché – sostengono coloro che lo hanno realizzato – c’è un’altra versione, taciuta ai cittadini, che merita di essere quanto più sviscerata.
L’idea della produzione del basso (che ha un suo corrispettivo anche italiano) ha poi funzionato per coprire i costi, anche se si chiede a chi visionerà il documentario una donazione. Ha funzionato così bene che si avverte sul sito del progetto video si legge:
A causa dell’ampia partecipazione, siamo alle prese con qualche difficoltà nell’elaborazione della lista finale dei produttori che desiderano veder pubblicato il loro nome. Vogliamo essere quanto più possibile accusati ben consapevoli che una pubblicazione sbagliata potrebbe causare problemi. La lista sarà presto disponibile e ovviamente verrà inserita nei titoli del documentario.