Nazione Indiana: 2 agosto 1980, nel cuore devastato del paese

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Manca meno di un mese all’anniversario, quello numero 29, e Franz Krauspenhaar pubblica su Nazione Indiana questo suo nel cuore devastato del paese. Un racconto efficace per descrivere ciò che accadde il 2 agosto 1980:

Superammo gli Appennini ascoltando Wish you were here dei Pink Floyd, due volte, cosa che mi intristì ancora di più. Trovavo quella musica vertiginosa ma anche cupa, come di messa rock in ricordo del defunto. Rivedevo la distruzione, l’autobus 37 che girava in tondo, pieno di corpi straziati, la bambina consolata da un vecchio, il facchino grande e grosso che piangeva come un bambino e invocava la mamma. Fui contento di approdare alla stazione di Firenze e di salutare l’amico Boratti, ringraziandolo per la gentilezza. Volevo sparire dall’Italia, ma mi dirigevo invece nelle sue viscere alchemiche. Il treno per il sud transitò un’ora dopo, l’attesa a Santa Maria Novella fu estenuante. M’immaginavo che potessero avvenire altri attentati. Come in un campo minato. L’Italia, questo stivale marcio sempre nella palta di un dopoguerra infinito, era il campo lunghissimo e stretto lungo il quale gli assassini seriali avevano forse disseminato altre bombe. Una linea ferroviaria che diventava il corpo di un moribondo, al quale saltavano centri nervosi e organi vitali uno dopo l’altro, senza che per questo morisse, riuscisse a spegnersi del tutto. Rimaneva, il corpo-paese, come un essere umano in coma profondissimo.

A Bologna cinque giorni di festival sociale delle culture antifasciste

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Festival sociale delle culture antifasciste

Dal 29 maggio al 2 giugno, a Bologna, si articolerà il primo Festival sociale delle culture antifasciste. Luogo: il parco delle Caserme Rosse. Qui il programma (scaricabile anche in formato pdf), che è fittissimo tra tavoli di discussione, dibattiti, manifestazioni, libri e fumetti, film e documentari, mostre fotografiche, musica, teatro, poesia e lezioni di memoria.

Per saperne di più si veda la pagina dedicata all’organizzazione e si ascoltino gli spot radiofonici realizzati per il festival.

2 agosto 1980, i familiari chiedono le motivazioni della condizionale

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A proposito di questa notizia, Riccardo Lenzi mi invia una nota dell’agenzia Dire con il commento di Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione tra i familiari della strage del 2 agosto 1980.

Strage Bologna. Appello dei familiari a Napolitano e Alfano
Bolognesi: tribunale di sorveglianza ci notifichi motivazioni Mambro

(DIRE) Bologna, 8 ott. – Hanno gridato “vergogna” e ora vogliono capire. Vogliono sapere come e perché a Francesca Mambro, condannata per la strage alla stazione di Bologna, sia stata concessa la libertà condizionale. I parenti delle vittime causate dalla bomba messa alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980, insomma, passano dall’indignazione alla controffensiva: “Scriveremo al Tribunale di Sorveglianza e chiederemo la motivazione della decisione che ha preso, dato che gli avvocati non ce la vogliono dare”, annuncia Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei parenti delle vittime. Ma andranno a bussare anche più in alto: “Chiederemo al ministro della Giustizia e al Capo dello Stato che si facciano carico di capire perché è stata concessa questa cosa altamente immotivata”, aggiunge Bolognesi. Per ora, dopo la notizia della liberta’ condizionale concessa a Mambro, “non mi hanno chiamato dei Ministri, ma solo dei giornalisti per chiedere informazioni e degli amici per esprimermi solidarietà”, fa sapere Bolognesi smanioso di passare alle vie di fatto […].

Bologna: a ottobre due iniziative di dibattito e confronto

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Due iniziative diverse ma interessanti a Bologna di qui ai prossimi giorni. La prima si svolgerà dal 10 al 12 ottobre, la segnala Massimo Danieli e si intitola Tre giorni contro la repressione, la normalizzazione e le nuove forme di disciplinamento dei corpi. Attraverso dibattiti, tavole tematiche e assemblee, questi i presupposti da cui partire:

Obiettivo della tre giorni è tentare di trasformare la crisi della rappresentanza, esemplificata dalle ultime elezioni politiche, ma anche dal bilancio fallimentare di una lunga stagione di commistione di parti del movimento LGBT con partiti e istituzioni, in un’opportunità per l’apertura di una nuova fase di movimento. Il Coordinamento Facciamo Breccia, nato nel 2005 come percorso di mobilitazione permanente fondato su autodeterminazione, laicità e antifascismo, ma non come coordinamento esclusivamente lgbtiq, si assume quindi l’onere di promuovere la tre giorni insieme ai gruppi bolognesi che già hanno indetto l’assemblea cittadina da cui è nata questa proposta.

Gli altri gruppi bolognesi di cui si parla sono, oltre a Coordinamento Facciamo Breccia, Antagonismogay, Fuoricampo e Coordinamento Sylvia Rivera e qui si può scaricare il programma (in formato pdf). Di questa tre giorni si può leggere anche sul blog Rete delle Donne di Bologna.

La seconda iniziativa è invece più prossima: fissata per sabato 4 ottobre a partire dalle 10.30, viene segnalata da Marco Trotta ed è organizzata da Bologna città libera. Si tratta di una giornata seminariale e di presentazione di progetti per la città ed è legata alla neonata lista per le amministrative 2009 ideata da Franco Berardi e Valerio Monteventi. In questo caso, ecco i punti di partenza:

L’dea da cui nasce Bologna Città Libera è quella di sperimentare progetti a carattere fortemente simbolico. E partendo da qui suscitare un’onda di resistenza umana, un’onda progettuale e politica che spazzi via la nebbia della solitudine e che riesca a prendere il tempo della danza per trasformare l’ignoranza in comprensione il panico in condivisione della sofferenza e il rumore in ritmo.