Disastro dell’istituto Salvemini: dopo vent’anni, dalla memoria un progetto di futuro

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XX anniversario Salvemini - Dalla memoria un progetto di futuroIl prossimo 6 dicembre saranno trascorsi vent’anni dal disastro dell’istituto tecnico-commerciale Salvemini di Casalecchio di Reno (Bologna), quando un aereo militare, un Aermacchi MB 326 pilotato dall’allora sottotenente Bruno Viviani, si schiantò contro la scuola uccidendo dodici dei sedici studenti della IIA (in passato della vicenda si era parlato qui e qui). In vista di questo anniversario, Casalecchio delle culture presenta, insieme all’Associazione vittime e al Comune, una serie di incontri per ricordare e «per riflettere insieme su cosa è cambiato, a distanza di due decenni, nella sicurezza dei voli, nella tutela delle vittime, nella memoria di una comunità». Questo il programma:

  • venerdì 3 dicembre, 21: Casa della Conoscenza – Cieli a rischio? La sicurezza aerea vent’anni dopo il Salvemini – Incontro con Andrea Purgatori, On. Michele Meta, Roberto Di Carlo (Enav) e Luca Valeriani (Aeronautica Militare) coordinato da Marco Bettini, nell’ambito di Politicamente Scorretto
  • sabato 4 dicembre, 9-17.30: Casa della Conoscenza – Centri per le vittime: esperienze e prospettive di una realtà in evoluzione – Convegno a cura del Centro per le Vittime, con presentazione del volume Dalla strage del Salvemini un progetto e una pratica consolidata di solidarietà
  • sabato 4 dicembre, 21: Casa della Conoscenza – Concerto in memoria delle vittime del Salvemini – Concerto dell’Accademia Corale Reno diretta dal Maestro Raoul Ostorero
  • lunedì 6 dicembre, 8.15: Istituto Tecnico Commerciale G. Salvemini – Consiglio Comunale e Provinciale straordinari – Con la partecipazione di Beatrice Draghetti e Vasco Errani – A seguire, proiezione del filmato Al di là dei muri a cura dei ragazzi dell’ITC Salvemini
  • lunedì 6 dicembre, 10.30: Casa della Solidarietà – Cerimonia di Commemorazione
  • lunedì 6 dicembre, 21.00: Teatro Comunale A. Testoni – Noi Ricordiamo – 6 Dicembre 1990 – Lettura teatrale di Lella Costa da Situazione di Emergenza di Giuliano Bugani – Accompagnamento al pianoforte di Gianluca Nuti

Ulteriori informazioni si possono trovare alla pagina Dalla memoria un progetto di futuro.

Bologna, il memoriale della stazione sarà patrimonio dell’Unesco

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Patrimoines per une culture de la paix

Via Radio Città del Capo, il memoriale della stazione sarà patrimonio dell’Unesco:

21 lug. – Il Memoriale della strage del 2 agosto 1980 nella sala d’aspetto della stazione di Bologna diventerà patrimonio Unesco per la cultura della pace. La proposta è nata dal centro Unesco bolognese ed è stata subito raccolta dall’Associazione dei familiari delle vittime. L’ufficializzazione della nomina, anticipata dal presidente dell’associazione Paolo Bolognesi, sarà data il 29 luglio durante la presentazione delle cerimonie per il trentennale della strage. Slitterà, invece, a settembre lo scoprimento della targa, che sarà posizionata sul primo binario accanto allo squarcio che ricorda lo scoppio della bomba.

È questo il risultato della petizione di cui si era parlato poco tempo fa.

Bologna, una petizione perché la sala d’aspetto della stazione diventi monumento di pace

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Patrimoines per une culture de la paix

Una petizione affinché il monumento della strage del 2 agosto sia inserito nel programma Patrimoines per une culture de la paix. L’iniziativa parte dal club bolognese dell’Unesco e dall’Associazione tra i familiari delle vittime e di seguito il testo della raccolta di firme:

Alle ore 10,25 del 2 agosto 1980, alla stazione di Bologna, scoppiava una bomba a opera di terroristi. L’infame strage […] uccideva 85 persone, tra cui otto bambini, e ne feriva 200, tra cui 20 bambini […]. Lo squarcio nella parete […] ricorda a quanti passano dalla stazione la violenza perpretata a danno di cittadini inermi ed è un monito per non dimenticare quanto la violenza sia inutile e dannosa, per affermare il valore della giustizia e il bisogno di verità che deve essere assicurata. Quello squarcio, che incuriosisce e impressiona milioni di passanti, è il nostro patrimonio culturale materiale e immateriale, è un monumento che esprime il messaggio della memoria civile […]. Affinché la memoria non sia immobile nel tempo, ci si deve attivare per costruire nelle menti dei giovani le difese della pace.

Questo è uno dei sistemi per difenderla, la memoria, e per mantenerla viva, nell’imminenza del trentesimo anniversario della bomba del 2 agosto 1980. Per chi volesse contribuire, è possibile scaricare il modulo (pdf, 70KB) per la raccolta delle firme e, una volta compilato, inviarlo all’associazione.