Kiss me Lorena

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I Licaoni e Overlook Prod firmano un’opera cinematografica che promette di essere davvero interessante, Kiss me Lorena. Rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.5 Italia, è una specie di sit-com a puntate (nell’area download ce ne sono già due, oltre ad altrettanti promo, in formato x-Vid e per I-Pod) in cui la comicità demenziale si alterna a fantascienza Anni Cinquanta o a legal thriller alla Perry Mason. Ogni sette giorni un nuovo episodio.

Il blog si rifà la faccia

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Nuova grafica e aggiornamento di WordPress (che passa alla versione 2.0.3) per il blog. Ancora da sistemare in diverse sue parti una volta che avrò finito di studiare il codice, abbastanza differente rispetto alla versione precedente. Un ringraziamento a Claudio, per il supporto tecnico dopo che ho tentato di distruggere (inavvertitamente) oltre due anni di dati.

Questioni di parentela

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È iniziato oggi il CC Festival dedicato a musica, letteratura e arte libere. E domani alle 18, da programma, per il settore editoria, intervengo per parlare di progetti in questo ambito.

Nel frattempo qualche nota su una polemica scaturita da un post di Stefano Maffulli sul suo blog e riportato sulla lista Community di Creative Commons Italia. Stefano ha usato le parole sbagliate per etichettare una serie di azioni di Lawrence Lessig nelle relazioni con Microsoft e con SUN. E queste parole sono state recepite con comprensibile fastidio. Ma mi auguro che il rapporto di parentela – cuginato? – tra Free Software Foundation (nelle sue varie declinazioni [inter]nazionali) e Creative Commons possa – anzi, debba – rimanere improntato al dialogo. Da entrambe le parti.
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Quando il romanzo è totale

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(Intervista pubblicata su Permesso d’Autore e su Creative Commons Italia)
Kai Zen si definisce ensemble narrativo e dietro questa espressione si raduna una delle realtà letterarie più vivaci che fanno del web e degli strumenti per il publishing collaborativo una strada per la composizione collettiva. Quattro i fondatori del progetto. Un progetto che però poi si duplica ogni volta che parte un nuovo filone.

Come nasce Kai Zen e per volontà di chi? Da dove deriva il nome? E come si evolve la strutturazione del progetto?

L’ensemble narrativo nasce nel 2003. Inizialmente si è formato in seno a un progetto di scrittura collettiva lanciato in rete dalla casa editrice Bacchilega e da Wu Ming, e diventato poi un libro dal titolo Ti chiamerò Russell. Tre quarti di Kai Zen contribuirono al progetto (con molti altri) e dopo essersi conosciuti di persona alla prima presentazione del libro hanno provato a continuare a scrivere assieme via rete. Il quarto membro si è unito in seguito, quando kaizenJ ha lanciato l’iniziativa di un romanzo a più mani. Scrisse quattro incipit diversi e uno di questi attirò l’interesse del “quarto uomo”. Insieme agli altri tre proseguì il progetto, che ora è un romanzo a tutti gli effetti.

Il testo completo dell’intervista: Quando il romanzo è totale

Copyleft alla mostra della piccola e media editoria

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Incontri e contaminazioni di generi è il titolo degli eventi in programma per Io Leggo, mostra mercato della piccola e media editoria che si tiene a Roma da domani, 13 luglio, fino a domenica 16. E si parla anche di Copyright, copyleft e diritto alla cultura, dibattito curato da iQuindici.
Intanto, a pochi giorni dal quinto anniversario del G8 di Genova, esce l’inchiesta L’orrore in P.zza Alimonda, pubblicata da Pillola Rossa sul sito CarloGiuliani.org.

Estetica popolare e giornalismo

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Si chiama «Estetica popolare e giornalismo: indagine sul pubblico e sulla storia di Cronaca Vera» ed è il titolo della tesi recentemente discussa da Gabriele Ferraresi. Carmilla On line ne riporta uno stralcio con annessa intervista all’autore. E dallo stralcio stesso sembra un lavoro interessante. Ecco l’incipit:

Cronaca Vera è un caso unico nell’editoria italiana; si tratta di un periodico popolare, settimanale, che si occupa principalmente di cronaca nera e casi umani nascosti negli angoli più reconditi della penisola. Si passa dal sanguinario delitto d’onore – rigorosamente commesso in Sicilia -, allo studioso – presunto tale – incaricato dalla Santa Sede di combattere il Maligno, rappresentato da Satana in persona, in Puglia. Sparsi tra le pagine, troviamo i fatti più disparati, dal barista bergamasco innamorato della sua Golf elaborata, all’aspirante attrice in cerca di fortuna invariabilmente discinta, all’incredibile storia dell’ultimo ippotrasportatore d’Italia.

Il testo completo: Estetica popolare e giornalismo: Cronaca Vera

Lettera aperta alla blogosfera politica

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An open letter to the political blogosphereUna lettera aperta alla blogosfera politica. L’ha scritta nei giorni scorsi Jimmy Wales, presidente della Wikimedia Foundation, organizzazione non profit che ha avviato tra l’altro l’esperienza di Wikipedia, l’enciclopedia libera, e definito il maggio scorso dalla rivista Time uno dei 100 uomini più influenti del pianeta. Ora il piano dell’impegno cambia e, dopo un cinquantennio in cui la televisione ha tirato la volata alla politica, la chiamata è per blogger e autori di wiki perché dicano la loro e diventino attori dello scenario partecipativo. Il progetto si chiama Campaigns Wikia.