Giallo Pasolini: ricostruzione di un’inchiesta

Standard

Giallo PasoliniOggi Pierpaolo Pasolini avrebbe compiuto 85 anni e, in corrispondenza, esce il nuovo libro di Enzo Catania, Giallo Pasolini, attraverso il quale il giornalista cerca di fare il punto su ciò che accadde il 2 novembre 1975 all’idroscalo di Ostia. Poco meno di due anni, infatti, Pino Pelosi, l’ex ragazzo di vita che era stato condannato per l’omicidio dello scrittore friulano, ritrattò quanto aveva sostenuto per vent’anni affermando di essere estraneo a quel delitto. Malgrado queste dichiarazioni e agli appelli che ne seguirono, non si arrivò a nuove conclusioni giudiziarie e tutto sembrò finire lì. Ora questo recentissimo libro – si legge nell’articolo di presentazione di ADN Kronos – esce con lo scopo di rivedere l’intera vicenda:

In questa ricostruzione Catania fissa così due punti fermi. Il primo: le indagini privilegiarono una pista (quella dell’assassinio da parte del ragazzo che aveva avuto l’avventura di impattarsi nel “solito” omosessuale assai pretenzioso) trascurandone altre pure accennate dai giornali, anzi sbuffando davanti a ogni tentativo di allontanarsi dal ‘comodo’ filone principale che chiudeva il fascicolo.

Il secondo: si sa che tanto si è veloci nel completare una serie di perizie a 360 gradi, tante più probabilità si hanno di risolvere un caso. “Ebbene – incalza Catania – quando alle 6,45 di quella mattina del 2 novembre 1975 sul posto del delitto arrivò la polizia, intorno al cadavere di Pasolini c’era una piccola armata di sfaccendati e vacanzieri che commentava: ‘Era tutto calpestato e non transennato’, come raccontò poi Elio Pecora, giunto all’Idroscalo insieme ad Alberto Moravia”.

Il sesso sbagliato dentro una guerra

Standard

Il sesso sbagliatoLa pubblicità pensa di aver rotto chissà quale tabù. In rete se ne è parlato senza mezzi termini. In tivvù l’argomento è inserito nella profonda seconda serata del sabato, ma è inserito. E oggi ricevo da Lorenzo Battisti – e ripropongo qui sotto – il suo scritto Il sesso sbagliato. Dal paragrafo “L’Italia – Viviana”:

Nel 2006, in Italia, ci sono stati 74.000 stupri. 14 milioni di donne italiane, da 16 a 70 anni, hanno subito violenze fisiche o psicologiche nel corso della vita. 6 milioni 743 mila sono state vittime di violenza fisica o sessuale (5 milioni hanno subito violenze sessuali, le altre hanno subito violenze fisiche o tentati stupri). 2 milioni 77 mila donne hanno subito persecuzioni. 7 milioni 134 mila donne hanno subito violenze psicologiche. 1 milione 400 mila donne sono state violentate prima dei 16 anni. Moltissime hanno subito sevizie da bambine e dallo stesso padre che le ha spesso vendute ad altri per altre sevizie. Oltre il 90% delle violenze subite non viene denunciato.

Continue reading

Sette elementi da conoscere sulle licenze Creative Commons

Standard

7 Things You Should Know About Creative Commons è uno recentissimo studio di EDUCAUSE Learning Initiative che spiega:

Creative Commons is an alternative to traditional copyright, devel¬oped by a nonprofit organization of the same name. By default, most original works are protected by copyright, which confers specific rights regarding use and distribution. Creative Commons allows copyright owners to release some of those rights while retaining others, with the goal of increasing access to and sharing of intellectual property.

The “7 Things You Should Know About…” series from the EDUCAUSE Learning Initiative (ELI) provides concise information on emerging learning practices and technologies. Each brief focuses on a single practice or technology and describes what it is, where it is going, and why it matters to teaching and learning. Use “7 Things You Should Know About…” briefs for a no-jargon, quick overview of a topic and share them with time-pressed colleagues.

In addition to the “7 Things You Should Know About…” briefs, you may find other ELI resources useful in addressing teaching, learning, and technology issues at your institution. To learn more, please visit the ELI Resources page.

La versione pdf e html dello studio.

The Omicide Report: il web e la selettività delle notizie di nera

Standard

The Omicide ReportLa cronaca nera è un argomento che spesso viene messo in secondo piano: roba nazional-popolare o per macabri voyeur o sangue incartato di sensazionalismo e venduto un tanto al chilo. A volte, leggendo i quotidiani o guardando i telegiornali, queste considerazioni appaiono vere, soprattutto se non si va troppo per il sottile. Ma, quando per il sottile si decide di andarci (il che significa riportare i fatti o almeno riportare le tesi più verosimili senza troppi slanci letterari o interpretativi), diventano uno dei vari specchi, un filtro, per conoscere la realtà.

In argomento, lo scorso gennaio il Los Angeles Times ha aggiunto ai suoi blog uno completamente dedicato alla nera, The Omicide Report, mantenuto dalla giornalista Jill Leovy. La quale non si sofferma su dettagli più o meno raccapriccianti di determinati fatti, ma compila un asettico bollettino più o meno quotidiano delle morti violente nella contea californiana. Tra le fonti principali, il coroner e agenzie le cui segnalazioni però non finiscono sui giornali. Perché farlo? Nella spiegazione contenuta nelle pagine di FAQ, Leovy scrive: Continue reading

SaltExpò: accredito per blogger e giornalisti

Standard

Non più solo giornalisti accreditati, ma anche blogger. Me lo segnala Massimo in riferimento alla conferenza stampa per SaltExpò, la fiera gastronomica dedicata al sale. La conferenza stampa si terrà a Roma presso Città del Gusto mentre la fiera vera e propria è in programma dal 3 al 6 maggio. Per i blogger e giornalisti che volessero accreditarsi, il riferimento è SaltExpò e in particolare Mita Gironda.

Tolto dalla circolazione Capitan America

Standard

Captain America Dies on the PageVia Abc News, si legge nell’articolo Captain America Dies on the Page quanto già inizia a circolare in rete. Il mandante è indubbiamente la Marvel i cui dirigenti non hanno tenuto in alcuna considerazione lo stato di servizio della vittima, in attività dal 1941, e i risultati che poteva vantare, 210 milioni di copie vendute tra libri e fumetti in 75 nazioni (e lingue) differenti.

Il noventatreenne “padre” di Cap, Joe Simon, che lo ha assistito nella sua trasformazione da emaciato studente riformato a eroe nerboruto, commenta laconicamente che “avremmo veramente bisogno di lui adesso” ripensando ai personaggi di dubbia fama contro cui la sua creatura si era battura. Ma – avanzano fonti di stampa – non è detta l’ultima e definitiva parola: il celebre personaggio potrebbe tornare sotto un’altra forma e sembrerebbe in programma un film ispirato alla sua saga.

Blogger, giornalismo, copyright e America

Standard

Qualche articolo in giro per la rete:

NetLeft verso l’assemblea costitutiva

Standard

NetLeftDiritti e libertà nel terzo millennio. Per costruire la società delle reti è il titolo dell’assemblea costitutiva di Net Left, associazione che si ispira alla sinistra europea per la comunicazione e l’innovazione tecnologica. La data fissata è per il 10 marzo prossimo e, come scrive Arturo di Corinto nel presentare l’iniziativa:

abbiamo anche deciso che il giorno dell’assemblea […] *qualsiasi associazione* può presentarsi, prendere la parola e chiedere di aderire a una sua iniziativa o a una campagna dopo averla illustrata. Se l’assemblea aderisce votando a maggioranza, quella proposta diventa anche una proposta di Net_left che Net-Left si impegna a portare all’attenzione dei legislatori, dei politici e della società tutta con iniziative di comunicazione e con proposte di legge. Allora la domanda è: chi ci sta?

Per rispondere all’appello di Arturo, gli si può inviare una a.dicorinto [at] uniroma1.it.

“Arte & tecnologie” sotto Creative Commons

Standard

Arte & tecnologie. Comunicazione estetica e tecnoscienzePier Luigi Capucci, docente di teoria e tecnica delle comunicazioni di massa all’università di Bologna, è l’autore del libro Arte & tecnologie. Comunicazione estetica e tecnoscienze, raccolta di nove saggi sul rapporto tra la rappresentazione della realtà attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Uscito una decina d’anni fa per una piccola casa editrice emiliana, il volume è diventato introvabile a causa della chiusura dell’editore nonostante continui ad essere citato come testo di riferimento per il suo ambito. Che fare, dunque? Capucci, oltre a chiedere commenti sul suo lavoro, ne ha modificato la licenza rilasciandolo ora con Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo – 2.5 Italia e rendendo disponibile lo scaricamento del pdf dal sito di Noema.