Pavel Nică è un giornalista moldavo nato nel 1942 e scomparso nel 2009. Come inviato, nel 1987 seguì l’incidente di Chernobyl e le sue conseguenze. Quell’esperienza professionale e umana è diventata un libro uscito postumo in questi giorni per i tipi di Stampa Alternativa. Si intitola Chernobyl. La tragedia del XX secolo:
Solo nel 2003 è riuscito finalmente a raccontare quello che ha visto, che ha vissuto e quello che ha scoperto sulla tragedia atomica più grave mai successa da quando esistono le centrali nucleari. Ventisei anni di silenzio, di censura, di bugie. Silenzio e censura sulle conseguenze della catastrofe, bugie sulle cause dell’incidente… questo coraggioso giornalista si è messo in gioco interamente, pagando il prezzo più alto possibile, quello della vita”.
Queste parole, usate come quarta di copertina, sono di Riccardo Iacona, che firma la prefazione del libro, inserito nella collana Eretica.
Chernobyl ha colpito anche l’Italia con le radiazioni ma io personalmente e altri ancora ad oggi NON si sa quante radiazioni ci abbiano colpito e loro conseguenze eventuali sui corpi umani..tutto tenuto in segreto eppure i Vigili del Fuoco anche al tempo del disastro e “chiamati”..non potevano sapere o dire nulla..avendo gli strumenti necessari di rilevamento..le AsL non si sa..comunque sia credo che nessuno sappia quante radiazioni abbiamo assorbito..
Il Giappone è l’ennesima prova CONCRETA a dimostrare che il nucleare è e sarà per sempre PERICOLOSO come oggi e per il futuro ! Qualsiasi problema umano come accaduto per Cernobyl il problema diventa enorme per il mondo come pure il disastro naturale ora per il Giappone, ci mancano solo guerre od attentati su queste centrali atomiche ed il mondo finisce semplicemente ! Pertanto le Nazioni che hanno costruito centrali atomiche sono a mio avviso COMPARTECIPI di disastri altrui che NON le hanno volute le RADIAZIONI NON HANNO CONFINI ! ! !
Pertanto ieri oggi e domani NO alle centrali ed armi nucleari in Italia e nel mondo NO.
Sergio Morando.