A dieci anni dalla morte di Bettino Craxi (l’anniversario ricorrerà il prossimo 19 gennaio), Radio Radicale ha pubblicato uno speciale corredato da tutte le schede audio e video (oltre trecento) nelle quali l’ex leader del PSI prende la parola direttamente.
Un itinerario nel nostro archivio per conoscere direttamente, senza intermediari, la vicenda e le idee di una delle figure più discusse del ‘900 italiano. Dalla sua ascesa, alla sua attività come Capo del Governo, ai suoi rapporti con il Pci e le altri correnti socialiste e i Radicali, passando per la stagione di Mani pulite, al duro scontro sul cambio di nome e simbolo del PSI, alla fuga in Tunisia e le sue accuse al sistema politico negli ultimissimi giorni prima della morte. È qui che i microfoni di Radio Radicale lo raggiungono per due interviste uniche e di straordinaria importanza per il dibattito odierno sulla figura del leader socialista. Tutti i file resteranno disponibili gratuitamente, nell’ambito del servizio pubblico che Radio Radicale svolge anche su internet.
Gratuitamente e con licenza Creative Commons BY, i file messi a disposizione degli utenti. Rispetto ad apologie, tentativi di mistificazioni, intitolazioni di vie e letture più o meno corrette della storia del craxismo, poter pescare direttamente da quegli anni è un utile esercizio da coniugare insieme al senno del poi. E dire che, no, grazie: studiare la storia dell’esponente politico è un conto (doveroso, peraltro), celebrarlo come un eroe della patria un altro e se ne può fare a meno.
Comunque mi dicono che il tizio nella foto non sia Craxi. :P
Non casualmente, oggi trovano normale la riabilitazione di Craxi (un uomo che sottraendosi alla magistratura disconosce di fatto lo stato di diritto e le sue istituzioni) persino i vernacolieri della Lega e dell’ex Msi, all’epoca i suoi più feroci nemici, subito dopo alleati di Berlusconi che di Craxi era politicamente fratello. Non casualmente, oggi ritornano i suoi tormentoni: riforme e modernizzazione. L’uomo di Hammamet non spiegò mai cosa significassero. Lo si vide benissimo, però: assecondare (e approfittare del) l’allergia di questo popolo infantile e feroce al rispetto delle regole. In ordine sparso: voto di scambio, compagnie di malaffare, individualismo protetto dei ceti emergenti, disinvoltura fiscale, debito pubblico che cresce fino al crollo. Le radici della disfatta sono queste. Delinquere è stato il collante che ha tenuto insieme Craxi e Berlusconi, dalle tangenti allo scudo fiscale.
Per chi volesse leggere il pezzo intero http://www.paradisodegliorchi.com/cgi-bin/pagina.pl?Tipo=attualita&Chiave=162
Smeerch: infatti con conservato il punto interrogativo nell’alt e nel title. E poi la foto e’ bella.
Michele: grazie per il link di approfondimento.