Informazione pulita: bollettino n. 1

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Bollettino n. 1 della campagna Informazione Pulita, lanciata da Carlo Gubitosa e presentata a metà della scorsa primavera. E un passagio risulta particolarmente interessante (oltre alla richiesta di supporto per estendere la portata della campagna):

Alcune riflessioni su uno dei tre punti della campagna: la proposta di far decidere ai cittadini come destinare la quota delle proprie tasse destinata alle imprese editoriali. Beppe Lopez nel libro “La casta dei giornalisti” ha calcolato che il “malloppo” che si dividono le imprese editoriali e i giornali di partiti e movimenti politici e’ di almeno 700 milioni di euro. Basta fare due calcoli per capire che questa cifra corrisponde a più di 10 euro a persona, oltre 50 euro a famiglia. Probabilmente frammentare questi soldi non avra’ una effiacia diretta, e magari io sarei il solo a destinare la mia quota ad “Azione Nonviolenta”, che non cambierebbe di molto il suo peso nel panorama mediatico.

Quello che conta però non è chi vogliamo “appesantire”, ma chi vogliamo “alleggerire”: anche se 50 euro non cambieranno niente per la redazione di “Azione Nonviolenta”, sarò ben contento se i miei soldi andranno tutti a loro anziché essere utilizzati dai soliti noti, tra cui Confindustria, che predica il libero mercato privato sul “Sole 24 ore” utilizzando l’assistenzialismo pubblico prigioniero. Evidentemente fa ancora troppa paura un mercato editoriale davvero libero, in cui i sussidi vengono frammentati e indirizzati dai singoli cittadini in base alla qualità dei prodotti in cui si riconoscono culturalmente.

E giusto per poter dare almeno per solo un po’ di visibilità a un’iniziativa editoriale che, tra diverse altre, – Carlo ha ragione – merita, si veda il sito di Azione Nonviolenta e la scheda relativa su Wikipedia.