Dalla rete: cronache dalla periferia La Storta e dintorni

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  • PeaceReporter, Immigrati in fuga dopo agguato di Roma:

    “Molti rumeni sono scomparsi dalle proprie case vicino a La Storta, presumibilmente per paura di attacchi”. È questa, secondo Isabella Clough-Marinaro, sociologa e docente all’American University di Roma, la prima conseguenza delle polemiche legate all’agguato contro una studentessa del Lesotho.

  • Morgan Palmas, Ammazziamo tutti i clandestini!:

    Noi parliamo di calci in culo ai clandestini come se fossero tutti uguali. Io prenderei a calci nel culo un mafioso e non tanti gentilissimi immigrati che ho conosciuto nel tempo facendo anche volontariato. Poi, sia chiaro, se qualcuno delinque, sia punito con le leggi che abbiamo nel nostro paese.

  • Flavia Amabile, Braccialetti per tutte:

    I conti non mi tornano e le parole nemmeno. Le parole, soprattutto. Perché ad un certo punto Francesco Rutelli ha lanciato sul piatto della campagna elettorale il braccialetto elettronico con un pulsante per chiedere aiuto. L’idea è di darlo a tutte le donne e in caso di aggressione sperare che serva.

  • Marco Travaglio, Ora d’aria:

    Stavolta però diventano merce elettorale e allora tg e giornali rinunciano a decidere autonomamente la gerarchia delle notizie, affidandola ai politici. E mettono lo stupro in copertina, facendo precipitare Roma, all’improvviso, in un film di Maurizio Merli o di Dario Argento.

3 thoughts on “Dalla rete: cronache dalla periferia La Storta e dintorni

  1. Sì, è vero e in fondo era più che prevedibile che la campagna elettorale si sarebbe impadronita dei recenti, aberranti, fatti di cronaca.

    Ma è pur vero che i media, al solito, si sono gettati come avvoltoi su queste notizie, e col solito approccio a metà strada tra il voyeur e il trash.

    Una delle chicche, si fa per dire, ascoltate a un TG nazionale: l’inviata chiede alla madre di una vittima di violenze: “Signora, ha provato dolore per sua figlia?”

  2. Marco Grazia

    Ovvio che sono troppe, come sono troppe le morti sulle strade per alcolismo.
    Sia chiaro sono contro il fenomeno dell’alcolismo, ma se bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare allora bisogna parlare di imprudenza ma anche di strade con fondi lisci quando ci sono e non sono coperti di buche e autovelox come la fatidica E45.
    Insomma la verità al solito sta nel mezzo :-) e non dico che tutti gli stupri citati siano inventati, questo no, ma come dici tu fa troppa coincidenza, il gioco non vale.
    Per Trvaglio, perdonami, hai ragione da vendere però, mi pare che le redazioni non hanno bisogno di aiuti politici in quanto a pochezza nelle scelte dei servizi.

    M.

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