Danilo Arona, Miriam e l’horror “di esitazione”

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Danilo Arona torna a pubblicare su Carmilla e questa volta è Cercasi Miriam disperatamente. Lo introduce Valerio Evangelisti con queste parole:

L’articolo La luce oscura di Danilo Arona, uno dei collaboratori che più hanno contribuito al successo di Carmilla, ha avuto tale rispondenza di pubblico da consigliare di dare lo stesso titolo a una nuova rubrica di Danilo. Erede, anche se diversa per concezione, delle mitiche “Cronache di Bassavilla”, divenute un libro, cui presto se ne aggiungerà un secondo e per le quali sono previste trasposizioni multimediali. Ma non vogliamo anticipare. Lasciatevi illuminare o imbrunire, per ora, dalla luce oscura.

E così scrive Danilo:

Uno dei racconti che prediligo in assoluto, un perfetto esempio di horror “di esitazione”, reca la firma di Truman Capote. S’intitola “Miriam” ed è stato scritto nel 1945. Il nome del titolo si riferisce a una bambina di 11 anni che irrompe nella vita di un’anziana vedova solitaria, Mrs. Miller, sullo sfondo di una New York livida e nevosa. È, all’apparenza una ragazzina pestifera e invadente, ma anche molto inquietante, della quale possiamo dire (o non dire) verso le righe conclusive che forse non esiste, ma che di certo esiste nella mente della protagonista.