Doctorow: il nodo della soppressione dei contenuti online

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L'alternativa del copyleftIl plagio o la riproduzione non autorizzata di opere dell’intelletto saranno anche un problema. Ma fanno pur sempre parlare del lavoro di un autore, più o meno direttamente. La censura, invece, è ben peggiore perché a quel punto non riguarda più solo una fascia di popolazione dato non c’è più nessuno che parla. Esordisce così Cory Doctorow nell’articolo Online censorship hurts us all pubblicato dal Guardian. Nel testo mette a confronto i nodi legati alla violazione del diritto d’autore e quelli derivanti dalla soppresione parziale o totale del diritto d’espressione e dice:

Since 1995, every single legislative initiative on this subject in the UK’s parliament, the European parliament and the US Congress has focused on making it easier to suppress “illegitimate” material online. From libel to copyright infringement, from child porn to anti-terror laws, our legislators have approached the internet with a single-minded focus on seeing to it that bad material is expeditiously removed.

I dettagli sono quelli già noti da tempo: la promulgazione dell’americano DMCA o dell’europea EUCD o ancora gli attacchi di Viacom e della RIAA alla veicolazione di contenuti in rete (che, quando non sono equiparati al “furto”, sono comunque ostacolati malgrado spesso abbiano licenze che consentono la ridistribuzione). E conclude lo scrittore statunitense non senza una vena di sarcasmo:

It would be a great Sovietisation of the world’s digital printing presses, a contraction of a glorious anarchy of expression into a regimented world of expensive and narrow venues for art. It would be a death knell for the kind of focused, non-commercial material whose authors couldn’t fit the bill for a “managed” service’s legion of lawyers, who would be replaced by more of the same — the kind of lowest common denominator rubbish that fills the cable channels today. And the worst of it is, we’re marching toward this “solution” in the name of protecting artists. Gee, thanks.

In chiusura, altro argomento: una nuova segnalazione per il progetto a sostegno di Gramos. Morgan ha infatti pubblicato una prima lista delle donazioni. Lista che verrà man mano aggiornata con nuovi contribuiti.