Come socializzare il caro estinto

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Foto di 'kaoUn articolo contenuto nel bollettino quindicinale di LSDI racconta del gruzzolo nel cimitero: in altre parole, la tendenza di trasportare online i modelli per la vendita di spazi a pagamento da destinare ai necrologi. Di fatto, il fenomeno non è particolarmente nuovo, già in passato erano state segnalate iniziative elettroniche dedicate a cari estinti che prevedessero un tributo alla memoria dietro il versamento di un corrispettivo o meno (come Memory of). Di fatto, però, l’articolo, firmato da Nicolas Kayser-Bril di Observatoiredesmedias, aggiorna la prospettiva ponendola in termini più in linea con le tendenze maggiormente in voga e racconta:

Respectance, una start-up californiana, ha appena aperto persino un social-network per maccabei (quelli di ora, s’intende). Consente anche di realizzare una lista dei propri morti preferiti. Immaginate la potenza di milioni di annunci di un editore cartaceo accoppiata alle funzionalità di un sito come questo.

La palma dell’innovazione va al Miami Herald che, secondo Bob Norman, proporrà presto ai suoi lettori di postare un video in occasione del loro decesso. Il concetto è forte come la morte. Da vivi gli internauti si registrano un video che sarà diffuso il giorno dei loro funerali.

3 thoughts on “Come socializzare il caro estinto

  1. Già, hai ragione. Ho navigato abbastanza per quei siti e quanto meno mettono a disagio. Forse è solo un’impressione, però, per il tema che trattano. Quello della memoria degli estinti, del resto, è un tema più che costante nella storia.

  2. E’ la new new-economy,
    Si antepone “social” o si pospone “2.0” a qualsiasi cretinata venga in mente e seduti sulla riva del fiume quieti si rimane a guardare lo scorrere della blogsfera ;)

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