È di qualche giorno fa la notizia della morte di Jerry Falwell, il predicatore statunitense che dal nulla – racconta la leggenda – ha creato Moral Majority, organizzazione religiosa di ispirazione evangelica con più di sei milioni di fedeli e un giro d’affari da capogiro. Fondamentalista cristiano omofobo, misogino e antiabortista, noto per aver letto nell’11 settembre una punizione divina contro sodomia, libertinaggio, secolarizzazione e diritti civili (dichiarazioni per le quali poi fece ammenda, però intanto l’aveva detto), rappresenta bene l’accoppiata tra il conservatorismo politico d’oltreoceano e le infiltrazioni di oltranzismo religioso nelle attuali crociate d’occidente sia all’interno dei propri paesi che all’esterno.
E mentre in molti scoprono Sex Crimes and Vatican (non si dimentichi il reportage di Pino Nicotri), proprio Falwell può ispirare un rapido viaggio su come e quanto gli uomini di dio influiscono sulla vita dei cittadini, laici compresi. Per esempio, ha svelato ieri sera la trasmissione Annozero che il venti per cento degli immobili italiani appartiene alla Chiesa cattolica raggiungendo punte nella capitale di uno su quattro. Bel gruzzolo risparmiato sull’ICI in periodi di rincorsa al disavanzo pubblico, tesoretti, dispute sull’età per le pensioni e argomenti correlati.
Il numerario dell’Opus Dei Joaquín Navarro-Valls, l’ex portavoce del Vaticano, non ha niente da invidiare ai servizi di qualsiasi Stato: assolda scrittori di grido per smontare le ricostruzioni sulla morte di papa Albino Luciani (assassinato, sostiene David Yallop) ed è il primo ad arrivare sui luoghi di delitti eccellenti rifiutandosi poi di fornire tesi credibili alle stesse famiglie che, pensandolo ispirato dalla misericordia cristiana, gli chiedono spiegazioni su suicidi improbabili e, non ricevendone, tentano di bypassarlo rivolgendosi (inutilmente) al suo capo.
Ah sì, c’è anche il cardinale Angelo Sodano che benedice qualche leader del centro-sinistra alla vigilia delle elezioni politiche del 2006, ma eventuali trame con le frange più moderate dell’attuale maggioranza sono ben poca cosa con quello che deve aver visto dal 1978 al 1988 in Cile, durante la dittatura di Augusto Pinochet. Begli anni, forse, nei ricordi del prelato, considerando che si è dato pena molti anni dopo per evitare l’estradizione del fascista sudamericano forte di altro imprimatur importante, quello degli Stati Uniti. Ragioni umanitarie, disse, ma le ragioni umanitarie non sono concetti che andrebbero applicati in Darfur, Cecenia e posti del genere?
Un po’ di materiale su banchieri di dio, tangetisti in odor d’incenso e controllo sociale è stato raccolto sul sito Fisicamente mentre credo che non occorra tornare su faccende che ormai dovrebbero essere note come i rapporti con la P2 e il sostegno materiale giunto al “degno figlio della cattolica Polonia”, Lech Walesa, e alla sua Solidarnosc. Infine, per non farla troppo lunga, lascio un link da leggere: Il Vaticano benedice l’Impero sulla svolta filostatunitense delle gerarchie cattoliche e sul relativo posizionamento di diversi personaggio non proprio sconosciuti.
nella capitale veramente in alcune zone del centro si arriva al 40% di immobili di pregio in possesso del vaticano.
finche’ la televisione non fara’ vedere queste cose purtroppo e’ come se non esistessero per la maggioranza della popolazione italiana ;-(
“l venti per cento degli immobili italiani appartiene alla Chiesa cattolica raggiungendo punte nella capitale di uno su quattro”. Hai unra risorsa Web su questo? In caso affermativo ti andrebbe di inviarmela via email (oltre che pubblicarla qui se ritieni)
Un po’ di dati sul patrimonio immobiliare ecclesiastico si trovano nell’articolo La Chiesa possiede il 20-22% di tutto il patrimonio immobiliare. Un quarto di Roma è del Vaticano che riprende un’inchiesta del settimanale Il Mondo.