Uri Geller, video in rete e i diritti fantasma

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Bat Boy: The MusicalUri Geller aveva avuto il suo periodo di celebrità negli Anni Settanta quando sosteneva di aver vestito i panni della spia psichica: si dichiarava una specie di sensitivo che si era messo al servizio dell’esercito israeliano e aveva calcato il suo personaggio apparendo spesso in tivvù per dare prova dei suoi poteri. Sbugiardato successivamente da James Randi e da Piero Angela, vide il suo astro calare irrimediabilmente fino a ridurlo a un personaggio screditato che, dalla sua abitazione inglese, ogni tanto tentava di riapprodare alla fama del piccolo schermo e della stampa.

Di recente Geller è tornato a far parlare di sé, ma non per dimostrare la fondatezza delle sue affermazioni sul paranormale: come riporta lo scrittore Brian Flemming nel post Uri Geller abuses DMCA to cover up embarrassing YouTube videos, il sedicente sensitivo, non riuscendo a bloccare con la forza della psiche la diffusione in rete di alcuni filmati (tra cui questo) di cui neanche avrebbe i diritti, ha pensato bene di ricorrere alle più normali vie legali sfruttando il Digital Millenium Copyright Act. YouTube obbedisce ma qualcosa non torna. Infatti:

The only bright spot is that Geller’s actions to suppress criticism may expose him to legal liability (provided that one of his victims has the resources and will to fight this litigious spoon-bender).

His liability? Geller does not apparently own the copyrights to the videos he targeted. And that could be a problem for him.

The DMCA allows copyright owners to file a “takedown notice” with a service provider such as YouTube, provided that the copyright owner swears under penalty of perjury that he or she owns the copyright in question (“I swear, under penalty of perjury, that the information in the notification is accurate and that I am the copyright owner of an exclusive right that is infringed”).