Un po’ di tempo fa, si era parlato della paura del buio, concorso letterario sotto Creative Commons lanciato qualche settimana addietro e che ora porta a un cofanetto di trenta cartoline su cui si trovano racconti e illustrazioni. Si tratta di un’idea nata e lanciata tra Collane di ruggine e paura.anche.no che ormai è realtà. Ma è anche una coproduzione che nasce dal basso e che chiama a raccolta i lettori:
Coproduci e distribuisci le cartoline del Babau! Ordina almeno cinque copie e distribuiscile tra amici e conoscenti, falle vedere al vicino, proponile al tuo gruppo d’acquisto. Diffondi il Babau per non aver più paura!
Quando sei bambino il Babau è il mostro che vive nell’armadio della tua stanza. È quell’essere immaginario a cui credi, pensi davvero che se non ti addormenti presto lui esce, e ti ruba i sogni, ti porta via con lui nel suo mondo, nelle lande popolate da altri mostri orribili, dai peggiori incubi di ogni bambino. Tuttavia esiste un Babau molto più reale. Non vive più negli armadi, non ruba i sogni dei bambini. Vive in ogni angolo di strada. In casa del vicino, in ogni volto diverso dal tuo, in ogni cultura distante, in ogni vicolo buio in cui potresti imbatterti.
È una presenza reale, tangibile. Indossa l’abito della sicurezza a ogni costo, fa leva sulla tua paura primordiale. Il Babau ha mille facce e mille anime, è onnipotente, onnipresente respiri la sua consistenza per strada ogni giorno e non puoi fare a meno di accorgerti della sua presenza, dei suoi mille occhi, delle sue mille armi, della sua capacità di plasmare il mondo che ti circonda. In una situazione sociale che tende a esplodere, il controllo diventa un meccanismo disperato per cercare di mantenere in vita un sistema che si contorce su se stesso in maniera scomposta.
Il Babau è l’incarnazione di un’arma, la paura. Non se ne può parlare senza considerare perché viene usata. Abbiamo provato a raccontarvi queste sue facce, con l’opera di più di 30 autori di fumetti, con una mostra itinerante che sta attraversando l’Italia da quasi un anno, e ora ha cominciato a metter radici all’estero. Un progetto destinato a crescere giorno per giorno con l’arrivo di nuovi autori e nuove visioni del volto del Babau. Abbiamo poi pescato nel fiume delle parole per regalarvi altrettanti racconti che possano accompagnare le vostre giornate e vi facciano addormentare dissacrando il mostro nell’armadio.
In questo volume abbiamo raccolto il frutto del nostro lavoro, un progetto incrociato di Collane di Ruggine e paura.anche.no. Avete tra le mani solo una parte di quel che vogliamo raccontarvi, il resto dell’anima del Babau lo trovate su paura.anche.no. Noi non abbiamo paura di saltellare tra le rovine di questa civiltà, di sorridere delle sue ceneri. E voi?
Per chi vuole poi promuovere sul proprio sito questa produzione del basso, ecco come fare:
usa il widget per promuovere il progetto incollando nel template la riga che segue: <script type=’text/javascript’ src=”http://www.produzionidalbasso.com/qry.php?pro=370″></script>