Cercando informazioni sul sito di Reporter senza frontiere per fare una verifica prima di rispondere alla domanda di Luca a proposito del barometro sulla libertà di stampa, mi sono soffermata sulla rubrica Les prédateurs (seconda parte della pagina):
Dietro alle violazioni alla libertà di stampa si nascondono responsabili e mandanti. Che siano presidenti, ministri, capi di stato maggiore, leader religiosi o militari, questi predatori […] hanno il potere di condizionare, censurare, imprigionare, rimuovere, torturare e, nel peggiore dei casi, assassinare i giornalisti. Per denunciarli meglio, Reporter senza frontiere traccia i loro ritratti.
L’infografica, infatti, è composta da due sezioni: le fotografie dei “predatori” e, come riportato nell’immagine sottostante, la loro distribuzione geografica. Tra questi (al momento ne sono stati censiti trentasette), Al-Shabaab in Somalia, Hu Jintao in Cina, Mouammar Gheddafi in Libia o Alexandre Loukachenko in Bielorussia. Tra le realtà organizzate, l’Eta nei Paesi Baschi e in Spagna, le Farc e le Aquile nere in Colombia, la forza esecutiva di Hamas e le forze di difesa israeliane.