Xaaraan – Il blog di Antonella Beccaria

Non credo nelle otto del mattino. Però esistono. Le otto del mattino sono l'incontrovertibile prova della presenza del male nel mondo ("Gli ultimi giorni", Andrew Masterson)

Sidebar

Navigando

  • A (s)proposito
  • Audiodocumentari
  • Bibliografia
  • Documentari
  • Format televisivi
  • Traduzioni

Ricerca

Contatti, rss & social

Per scrivermi, l'indirizzo è
abeccaria[at]gmail.com

Sottoscrivi i feed RSS Seguimi su Twitter Seguimi su Facebook
Seguimi su Flickr Ascolta i miei podcast Seguimi su Scrive.it

Twitter

Tweet di @abeccaria

Categorie

Ultimi commenti

  • manara luciano on Città degli Archivi: a breve online oltre 8 mila fascicoli (1872-1983) del casellario politico della questura di Bologna
  • GUIDO GENRE on Il libro dei deportati, volume I: 23.826 nomi di italiani finiti nei lager
  • Viggiano Francesco on Il libro dei deportati, volume I: 23.826 nomi di italiani finiti nei lager
  • Federica on Il libro dei deportati, volume I: 23.826 nomi di italiani finiti nei lager
  • Lucia on Il libro dei deportati, volume I: 23.826 nomi di italiani finiti nei lager

Tag cloud

2 agosto 1980 12 dicembre 1969 1980 aldo moro anni settanta arcoiris tv boingboing bologna carlo lucarelli carlo saronio creative commons documentario domani facebook fascismo flickr fotografia fotografie il fatto quotidiano informazione la voce delle voci licio gelli lsdi mafia memoria milano nazismo p2 peacereporter pentiti di niente piazza fontana resistenza roberto calvi roma seconda guerra mondiale servizi segreti silvio berlusconi somalia stati uniti strage alla stazione di bologna strage di piazza fontana stragi terrorismo twitter wikileaks

Copyleft

I contenuti di questo blog, laddove non diversamente specificato, sono rilasciati con Licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 2.5 Italia

Credits

Xaaraan è ospitato sul server di Carlo Beccaria.

marsiglia

La storia di Attilio Manca, vittima non riconosciuta della mafia

Standard

Attilio Manca, vittima non riconosciuta della mafiaMancavano pochi giorni al suo trentacinquesimo compleanno quando il 12 febbraio 2004 venne trovato senza vita nella sua casa di Viterbo, città nella quale si era trasferito un paio d’anni prima per lavorare all’ospedale Belcolle. Attilio Manca, un urologo siciliano nato a San Donà di Piave ma trasferitosi da bambino con la famiglia a Barcellona Pozzo Di Gotto (Messina), venne ucciso da un mix di eroina, Tranquirit – uno psicofarmaco a base di diazepam – e alcol e, svolti i primi accertamenti, si parlò di overdose e suicidio.

Sulla vicenda oggi pende la terza richiesta di archiviazione da parte della procura di Viterbo. Richiesta a cui la famiglia si è opposta ancora una volta perché ritiene che di omicidio si tratti. E, nello specifico, che si tratti di omicidio di mafia, tanto che oggi Attilio Manca viene considerato una vittima non riconosciuta della criminalità organizzata. La tesi del suicidio, infatti, non sembra giustificare la fine di una promessa della medicina. L’urologo, malgrado la giovane età, era già noto per aver effettuato per primo in Italia interventi alla prostata in laparoscopia, tecnica appresa durante cicli di specializzazione all’estero. A Viterbo, poi, aveva un buon rapporto con colleghi e paramedici. Solo con il primario, Antonio Rizzotto, sembrava andare meno bene: Attilio lo considerava “autoritario, un gerarca”, ha detto la madre Angelina Gentile, tanto che voleva tornare a Roma.

Single, una vita brillante, una carriera già decollata, Attilio Manca non sembrava dunque avere alcun motivo per gettarsi nelle spire degli stupefacenti né per togliersi la vita. Solo nei suoi ultimi giorni è sembrato preoccupato, anche se il motivo rimane ignoto.
Continue reading

  • Date 10 May 2010
  • Author Antonella
  • Tags attilio manca, barcellona pozzo di grotto, bernardo provenzano, fabio repici, la voce delle voci, marsiglia, urologo, viterbo
Proudly powered by WordPress
Theme: Writr by WordPress.com.