Il testo che segue è contenuto nell’antologia Paura del buio, raccolta di trenta cartoline staccabili ognuna delle quali contiene un racconto e la relativa illustrazione. Distribuito in libreria e nelle fumetterie attraverso Nicola Pesce Editore, l’antologia è una produzione dal basso di Collane di Ruggine e paura.anche.no ed è rilasciata con licenza Creative Commons. L’illustrazione riportata sotto, a fianco del racconto, è opera di Carlo Labieni.
“Morti i tre scalatori scomparsi. Nuova tragedia della montagna”.
“Stroncati da un mix di alcol e droga i due ragazzi del rave”.
C’è a chi va peggio, pensa Chiara mentre sfila il giornale radio. Sta parcheggiando nel garage sotterraneo e quasi la consolano quelle notizie. Intanto ripassa la sua giornata, meno terribile se confrontata alla sorte di quei poveracci. Un avvio a razzo con la telefonata del suo ex che non rispetta gli accordi sull’affidamento del bambino: neanche oggi gliel’ha riportato.
“Domani chiamo i carabinieri”.
Poi il suo ultimo giorno nella fabbrica che chiude sotto debiti e banche.
“Pazienza, lunedì sarò nel laboratorio nuovo”.
A nero è meglio che niente.
Infine al supermercato la carta di credito disattivata.
“Prenda questo”. Chiara allunga il bancomat. Avrebbe preferito caricare quella spesa il mese successivo, ma tant’è.
Torna al presente. Quando spegne i fanali, si accorge che l’illuminazione del garage è guasta. Ultimo regalo della giornata.
“Merda”.
Stavolta non è un pensiero, è una parola a voce alta.
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