Loretta Napoleoni: la crisi, l’Italia e il fallimento (pilotato o meno). Non se ne parla e rischia di far saltare l’euro

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Loretta Napoleoni, autrice del recente Il contagio. Perché la crisi economica rivoluzionerà le nostre democrazie, in tema di finanza fa affermazioni interessanti, da approfondire. E soprattutto prospetta scenari diversi rispetto a quelli che in genere si sentono declinare dagli addetti ai lavori. Nel post Default: sarà l’Italia a far saltare l’Europa, pubblicato su Cado in piedi, traccia un (drammatico) quadro di quanto sta accadendo in Grecia, tra ospedali con farmacie sempre più vuote, incremento di pasti erogati dagli enti caritatevoli, scioperi e scontri di piazza. “C’è una situazione quasi da guerra civile”, scrive, ma non si limita a quanto avviene nella penisola ellenica. A proposito dell’Italia e della sua condizione economica, considera:

Per quanto riguarda l’Italia la maggior parte degli economisti anglosassoni e tra questi ci sono anche gli americani, si domanda come mai in Italia non si parli di questo, come mai l’Italia non abbia iniziato a livello proprio di intellettuali e di economisti, un dibattito sulla possibilità di un default pilotato o anche sulle alternative a una politica che chiaramente è una politica che non funziona, si pensa infatti che questo declassamento delle società di rating sia solamente l’inizio di una serie di declassamenti che dovrebbero presentare l’economia italiana come quella più malata e quella più cruciale alla rottura dell’Euro.

Perché? Perché l’Italia non è la Grecia: la Grecia è una piccola parte dell’economia europea, l’Italia è il terzo paese dell’Unione Europea, quindi è in un certo senso, un paese troppo grande per fallire, ma nello stesso tempo anche troppo grande per essere salvato. Il debito è decisamente troppo elevato per poter essere assorbito anche dalla Bce o anche dal Fmi che adesso pare voglia acquistare anche parte del debito.

Quindi quello che si pensa è che il paese che potrebbe portare alla rottura dell’Euro e quindi alla disintegrazione di questo Euro così come l’abbiamo conosciuto noi e quindi a uno sdoppiamento dell’Euro, non sarà la Grecia ma sarà l’Italia che è il paese che seguirà a ruota la Grecia, qualora questa vada in bancarotta.

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Fabrizio Colarieti racconta la storia del “crollo” del “Campanile” di Clemente Mastella

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Fabrizio Colarieti, sul Fatto Quotidiano e sul suo blog, racconta che “Il Campanile” di Mastella [va] verso l’ultimo rintocco:

C’era una volta il Campanile. Fino al 2009, il fu quotidiano dell’Udeur di Mastella suonava puntuale come un orologio svizzero a colpi di contributi pubblici. Ma da marzo dell’anno scorso ha smesso di scampanare e ora l’ultimo rintocco (a morto) potrebbe essere davvero molto vicino. Una settimana fa, su mandato di un gruppo di ex dipendenti della cooperativa Il Campanile Nuovo, editrice dell’omonima testata, che sperano di recuperare stipendi arretrati e tfr, gli avvocati Giorgia Loreti e Raffaele Nardoianni hanno depositato al Tribunale civile di Roma l’istanza di fallimento (R.G. 1487/2011) della società. E adesso una sentenza potrebbe scrivere la parola fine su una vicenda iniziata nel 2000 con la fondazione del giornale del partito di Mastella, passata per la cessione, nove anni dopo, a una cordata che aveva il proprio riferimento nell’imprenditore Fabio Caso, e poi avviata verso l’inglorioso finale da gennaio 2010 con l’assunzione di nuove vesti sotto il nome de Il Clandestino.

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