L’ultima crociata del Diario (che diventa quindicinale)

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L'ultima crociataTorna Diario, non più settimanale ma quindicinale, dopo la pausa annunciata lo scorso settembre. E lo fa presentando L’ultima crociata, in proiezione domani sera al Cinema Anteo di Milano. Ecco il testo che accompagna la ripresa delle pubblicazioni:

Il 25 gennaio uscirà, insieme al numero di Diario dedicato alla memoria, il nuovo film dossier di Enrico Deaglio e Beppe Cremagnani “L’ultima crociata”. Diario infatti riprenderà le pubblicazioni con il 2008 sotto forma di quindicinale.

Di che si tratta?
Succede che in concomitanza con il settantesimo anniversario della fine della guerra civile spagnola, è sorto spontaneamente in tutta la Spagna un movimento civile che chiede di far luce sugli orrori del Franchismo e di restituire onore e dignità alle vittime della repressione.
Si stanno scoprendo cose veramente spaventose che neppure gli storici avevano immaginato.

La cosa più orribile sono le fosse comuni. Migliaia sparse in tutta la Spagna con i resti di almeno 200 000 persone assassinate dal 1939 al 1945. Fosse che vengono aperte adesso per la prima volta. Franco era riuscito a tramandare l’idea che il fascismo spagnolo fosse un regime quasi benevolo, invece sta emergendo che quello che è accaduto in Spagna nel silenzio delle grandi democrazie europee è stata una prova generale delle atrocità del nazismo.

Dopo la vittoria del Caudillo, tutto il Paese è stato trasformato in un immenso carcere con centinaia di migliaia di prigionieri costretti ai lavori forzati. Il padre della psichiatria spagnola, il professor Vallejo Nágera utilizzò questi stessi prigionieri per i suoi studi sulla razza marxista e sul biopsichismo dei repubblicani, considerati geneticamente inferiori e corrotti rispetto alla purezza iberica.
Questi studi hanno fornito un supporto “scientifico” alla mattanza di Franco, il cui motto era: ” Uccidere, uccidere, uccidere. Dobbiamo sterminare un terzo della popolazione adulta per farla finita con il marxismo e il proletariato”.

Il movimento per il recupero della memoria è chiamato anche “la rivoluzione dei nipoti”, perchè sono i giovani, chi è nato sotto un governo democratico, a voler sapere tutto di quanto accadde ai loro nonni. Il più famoso esponente è José Luis Rodriguez Zapatero che ha avuto il nonno fucilato dai franchisti.

Il parlamento ha approvato da poco una legge cosidetta “della memoria storica” che favorisce il compito di chi si batte contro l’oblio. Ma la strada è molto dura perché sia la destra che la Chiesa cattolica si oppongono ad una condanna definitiva del regime Franchista, di cui la Chiesa è stata una fedelissima alleata.

Attraverso interviste, reportage, filmati storici, il film ricostruisce il clima nuovo che si respira in Spagna. Curiosamente è l’esatto contrario del clima italiano, dove il revisionismo di destra cerca di rimettere in discussione la Resistenza e le colpe del Fascismo.