Di Santa Muerte si è parlato varie volte da queste parti attraverso reportage fotografici pubblicati dal Time e dal National Geographic. Ora Carmilla online ha pubblicato una curiosa (ed esclusiva) intervista realizzata da Fabrizio Lorusso di L’America latina proprio a questa “trista mietitrice”. Eccone un passaggio:
Domanda. Quali sono le sue origini, Santissima?
Risposta. Uh! Beh, bimbo, ti racconto che la mia immagine ha più di mille anni, è un mix di iconografie giudeo-cristiane e greco-romane. Che roba, eh? Come mi vedi adesso, qui accanto a te, è proprio come mi dipingevano nel medioevo e nel barocco in Italia, Spagna, eccetera. Ballavo sempre su quelle tele nelle danze macabre appese sulle pareti delle chiese e degli ossari. A Teglio, un posto che conosci bene, in Valtellina e lì in giro, per esempio, c’è un ossario meraviglioso dove mi han fatto un bel lavoretto fotografico, cioè degli affreschi, dato che all’epoca la foto ancora non c’era….sai era il diciassettesimo secolo. Ah, e poi, scheletricamente, solevo stare in testa alle processioni del Venerdì Santo sui carri della morte. Pregiatissima.
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