Il quotidiano inglese The Indipendent pubblica un’esclusiva che arriva dagli anni della prima guerra mondiale: quasi trecento fotografie scattate a Warloy-Baillon, in Francia, probabilmente da un amatore e ritrovate poco tempo fa. Nel lungo articolo che accompagna le immagini, si racconta che probabilmente quello fu l’ultimo scatto per la maggior parte di loro: a una quindicina di chilometri dal paese, che si trova nel dipartimento della Somme, c’era il fronte che vedeva i soldati di alcune nazioni della Triplice Intesa contrapporsi agli eserciti degli imperi centrali. Una linea di fuoco che nel giro di pochi mesi – dal luglio al novembre 1916 – causò un milione di morti tra i diversi schieramenti.
Le immagini sono state conservate da due abitanti della Somme: Bernard Gardin, sessantenne con la passione per la fotografia, e Dominique Zanardi, un ristoratore della zona. I quali, ritrovate per caso le lastre, le hanno fatte restaurare e ne hanno fatto una copia digitale. Ma non hanno molte delle risposte alle domande che quelle fotografie hanno sollecitato. Neanche dopo che sono state sottoposte all’analisi di storici specializzati in quel periodo. Per esempio non si sa come si chiamasse nessuno degli uomini ritratti, sono tutti sconosciuti, e altrettanto sconosciuti sono i civili che in alcuni casi compaiono accanto a loro: bambini, a volte, oppure donne dallo sguardo intimidito. E così un redattore del giornale britannico, Jack Riley, si è rivolto ai lettori e alla rete per chiedere aiuto nel ricostruire la storia delle fotografie e dei suoi personaggi.