Nazione Indiana segnala il documentario Guarire si deve: chiesa ed omosessualità realizzato da Saverio Tommasi e Ornella De Zordo all’interno di un ciclo intitolato L’altrainchiesta – 10 brutte storie italiane. Questa videoinchiesta, però, come si potrà già capire dal titolo, appare per toni e contenuti particolarmente delicata: Tommasi, infatti, ricorrendo a un registro simile a quello delle Iene, si infiltra in un gruppo religioso guidato da un esorcista che – a proprio dire – sarebbe in grado di aiutare chi vuole “smettere” con le pratiche sodomitiche attraverso le cosiddette terapie riparative. E lo fa o per meglio dire tenta di farlo – lo si vede dalle immagini e lo si sente dai dialoghi – a suon di discriminazioni sessuali, esaltazione della maschilità, condanne per personaggi famosi come Pier Paolo Pasolini e rimaneggiamenti delle sacre scritture. Come si può immaginare, il video ha destato diversi problemi e infatti Youtube, che ospitava inizialmente il filmato, lo ha rimosso accampando una presunta violazione della privacy.
La vicenda, ripresa dall’Arcigay, è diventata quindi oggetto di un’interrogazione parlamentare di Anna Paola Concia (Partito democratico) che chiede ai ministri del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dell’interno e delle pari opportunità:
quali iniziative intenda adottare il Governo perché vengano rispettati i codici deontologici anche da quei medici e da quegli psicologi che sottopongono i propri pazienti omosessuali a improbabili tentativi di guarigione; quali provvedimenti intenda adottare il Governo per porre fine alla diffusione di false notizie in ordine alla possibilità di guarire dalla omosessualità, che possono abusare della credulità popolare, inducendo i cittadini a credere che l’omosessualità [sia una malattia].
In attesa di conoscere la risposta dell’esecutivo, il video completo dell’inchiesta è disponibile sul sito di Arcoiris e di Saverio Tommasi mentre dal suo blog si possono seguire le novità in proposito.
Grazie per averlo ripreso, sono contento di aver aiutato a dare risalto al lavoro di Tommasi e Zordo.
Conosco le terapia riabilitativa di Joseph Nicolosi, l’ho studiata e ne riconosco la base scientifica. Sono contenta di essere una donna eterosessuale e felicemente sposata da 20 anni ,ma rispetto le persone con orientamenti sessuali diversi e, dopo aver visto tutto il video ho notato due tipi di manipolazioni:
1) L ‘ESTRAPOLARE DELLE FRASI SINGOLE DALLA GLOBALITA DELL’INTERO TESTO
2) LA DISTORZIONE DELLA “VOCE” CHE LEGGE QUESTE SINGOLE FRASI E CHE LE RENDE RIDICOLE.
Io credo nel dialogo anche tra persone che hanno ideee diverse dalle mie e credo che questo video, cosi come è stato fatto è palesemente falso ed orientato ideologicamente. Invito chiunque dall’approfondire le due posizioni con serenità, ma studianto però seriamente le teorie riabilitative.
Io trovo deprecabile di per sè il concetto che l’omosessualità sia qualcosa da cui “guarire”.
Al di là delle manipolazioni o meno della voce, del video e di altro, è il concetto stesso di “terapia riabilitativa” per un orientamento sessuale che è aberrante.
Secondo me.
Se alcuni gay vivono con disagio la propria condizione è principalemente perchè spesso sono oggetto di pregiudizi e discriminazioni e quindi, logica e giustizia vorrebbe che fossero tali pregiudizi ad essere modificati, non il loro orientamento sessuale.
Per Matteo
Ti invito a leggere il testo di Joseph Nicolosi dal titolo: Oltre l’omosessualità, casa editrice FELTRINELLI.
Con dolcezza e rispetto da
Daniela
A dire la verità il libro è stato pubblicato da San Paolo Edizioni. Al massimo può essere in vendita sul sito LaFeltrinelli.it. E dalla quarta di copertina emerge che ha ragione Matteo: finché la questione verrà trattata come malattia, il pregiudizio e la discriminazione saranno inscalfibili.