Brutalità giudiziaria per un commento: il caso del francese De Filippis

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Scrive giustamente Vittorio Pasteris in una mail:

Mi ha stupito il totale disinteresse dei media italiani e degli stessi giornalisti in relazione all’arresto del giornalista Vittorio De Filippis. Le ragioni per preoccuparsi per l’azione delle forze dell’ordine e della giustizia sono molteplici. Ne riassumo un paio:

  • la “brutalità” per l’arresto del giornalista francese per un reato di diffamazione
  • il fatto che il presunto reato è attibuito non a un contenuto redazionale, ma ad un commento non correttamente moderato da parte della redazione di Liberation, che quindi è stata citata nella figura di De Filippis direttore ai tempi della vicenda

Che succederebbe se le stesse modalità fossero applicate in Italia ?

Per riassumere è accaduto questo (qui una rassegna in francese degli articoli pubblicati da Libération, il quotidiano che De Filippis dirigeva): irruzione a casa del giornalista lo scorso 28 novembre; prelevato e portato via per essere interrogato; il reato contestatogli è quello della diffamazione durante la sua direzione per un commento di un utente a un articolo che parlava di un provider che già si era fatto il sangue cattivo con il quotidiano d’oltrealpe. Panorama ha ricostruito la vicenda e Condor (file audio in formato mp3) l’ha commentata.

Intanto, altra vicenda (ma sempre di Internet e arresti si parla) che riguarda la rete è questa. Stavolta l’ambientazione è la Croazia.