Accade ancora a Mogadiscio. Ne parla (tra i pochissimi ad aver riportato l’informazione) Reporter Senza Frontiere. Sono tre giornalisti: una reporter canadese e due fotografi, uno australiano e un altro somalo. Con loro c’è anche l’autista. E ancora se ne ignorano i motivi.
Amanda Lindhout, basée à Bagdad, et Nigel Brennan étaient arrivés en Somalie le 20 août. Accompagnés de leur collègue somalien Abdifatah Mohammed Elmi, qui leur sert d’interprète, et de leur chauffeur, les journalistes ont quitté leur hôtel de Mogadiscio dans la matinée du 23 août pour se rendre au camp de réfugiés d’Afgoye, à une vingtaine de kilomètres à l’ouest de la capitale somalienne. D’après les informations de l’Union nationale des journalistes somaliens (NUSOJ), l’organisation partenaire de Reporters sans frontières en Somalie, l’équipe de reportage est tombée dans une embuscade à son retour à Mogadiscio, au kilomètre 13. Le personnel de l’hôtel a donné l’alerte, ne voyant pas revenir les journalistes comme prévu.
PoliticaOggi.it Politica Regionale ANTONIO DI PIETRO A L’AQUILA: “PIACCIA O NO I RIFIUTI VANNO SMALTITI”
ANTONIO DI PIETRO A L’AQUILA: “PIACCIA O NO I RIFIUTI VANNO SMALTITI”
Antonio Di Pietro è arrivato questa mattina al palazzo della presidenza del consiglio regionale, con i vertici del suo partito. “Piaccia o non piaccia i rifiuti a Napoli, in Campania o dovunque si trovino, bisogna smaltirli.
Ecco perché noi dell’Italia dei Valori dobbiamo appoggiare la scelta del Governo di “fare pulizia” al comune di Napoli. Certamente – ha aggiunto – tra le tante scelte, la peggiore è proprio quella di cominciare da Chiaiano, visto che altri siti sono già disponibili. A forza di esasperare gli animi, prima o poi ci scappa il morto e ancora una volta succederà che ci sarà un rimpallo di responsabilità”.
Antonio Di Pietro è arrivato questa mattina al palazzo della presidenza del consiglio regionale, con i vertici del suo partito. “Piaccia o non piaccia i rifiuti a Napoli, in Campania o dovunque si trovino, bisogna smaltirli.
Ecco perché noi dell’Italia dei Valori dobbiamo appoggiare la scelta del Governo di “fare pulizia” al comune di Napoli. Certamente – ha aggiunto – tra le tante scelte, la peggiore è proprio quella di cominciare da Chiaiano, visto che altri siti sono già disponibili. A forza di esasperare gli animi, prima o poi ci scappa il morto e ancora una volta succederà che ci sarà un rimpallo di responsabilità”.
“Aspetteremo – ha detto Di Pietro – che in Parlamento arrivino questi disegni di legge e decreti legge affinché per la parte che riguarda la tutela dei cittadini noi dell’Italia dei Valori possiamo fare il nostro dovere approvandoli, ma non potremo approvare il reato di immigrazione clandestina in quanto ci sarebbero 650 mila latitanti dalla sera alla mattina con un enorme spreco di energie e di risorse”.
“Invece prevediamo – ha aggiunto – che in galera ci vadano quelle persone che si rifiutano di indicare le proprie generalità. Così come succede per il cittadino italiano, così deve succedere per quello straniero. Tutti hanno l’obbligo di dire chi sono, come si chiamano, da dove vengono e cosa fanno, sia che siano italiani, sia che siano stranieri”.
Paolo Mingroni
GAETANO PORCASI
Commento di ‘Guest’ scritto il 2008-06-22 19:57:12
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L’ARTE CONTRO LE VIOLENZE MAFIOSE. LE OPERE RACCONTANO LA STORIA DAL 1943 AL 2007 http://WWW.GAETANOPORCASI.IT
Scritto da: PORCASI GAETANO | 25 marzo 2008 a 00:52
L’impegno nel sociale.La parola legalita’ è stata a tal punto usata da provocare nei cittadini,quando la si sente un senso di fastidio.Applicare la legalità ed affermare di rispettare le legge dello Stato dovrebbe essere il primo passo che ogni cittadino dovrebbe fare come osservare i suoi doveri,per poi chiedere di avere garantiti i suoi diritti.L’arte cosi come la legalità sebrano due entità astratte ma non è cosi.Sono stato sempre convito che l’arte non è solo estetica,ma quando fa riflettere sui problemi sociali e dell’umanità diventa uno strumento per risvegliare le coscienze,Cosi l’artista che è sensibile ai temi sociali non può esimersi dal denunciare con lo strumento che ha a disposizione le discrasie della società ed in essa delle lobby di potere.Il potere infatti non ama essere criticato, qualunque ideologia proclami e di qualunque colore si veste. Il potere ama conservare e preservare se stesso e può influenzare ed indirizzare la politica,la società. Nelle mie opere ho cercato di segnalare e sottolineare il ruolo devastante del potere sulla politica,sull’ambiente,sulle persone.Il denaro alleato stretto del potere pur di svilupparsi tende a calpestare la dignità dell’uomo e la bellezza della natura e spesso la salute stessa di ciascuno.Per questo ho pensato alle mie opere come strumento di denuncia sociale.E quando ho segnalato l’inquinamento di cui siamo noi stessi vittime ogni giorno puntuale è arrivata la reazione con denuncia,con ostracismi,e con l’indifferenza alle mie opere che talvolta sono state dele provocazioni,proprio per dimostrare come le generiche affermazioni di legalitàa nulla valgono quando si dice di voler fare una cosa e poi si realizza l’esatto opposto.Recentemente con amici,giornalisti,politici di buona volontà stiamo provando a mettere in campo un laboratorio culturale trasversare che ha ala base l’onestà ,l’osservanza dei valori umani,il rispetto delle diversità l’ipegno per conservare alle generazioni future un pianeta ed un ambiente vivibile fatto da persone solidali nei fatti.Per questo abbiamo pensato di dover accerttare il confronto con gli uomini di buona volontà.E’ in questo spirito che ho deciso di accertare questo riconoscimento che viene da chi vuole intestarsi un progetto di buon governo che possa migliorare la qualità della vita della nostra terra.E’ una la sfida che lanciamo a voi e che facciamo a noi stessi.Pittore antimafia Gaetano Porcasi.www.gaetanoporcasi
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IL PITTORE ANTIMAFIA SICILIANO RACCONTA LA STORIA DELLE STRAGI.L’ARTE CONTRO LE POLITICHE CORROTTE,CONTRO LE MAFIE,CONTRO LE COLLUSIONI.www.gaetanoporcasi.it