EveryOne Group: follia antizigana in Italia

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Follia antizigana in ItaliaEveryOne Group è un gruppo internazionale che si batte contro le discriminazioni e le violazioni dei diritti umani. A proposito dell’incredibile presunto rapimento di una bambina che ha scatenato i successivi assalti ai campi nomadi, il gruppo italiano di EOG ha pubblicato l’inchiesta Follia antizigana in Italia, a cui dà eco anche Pino Nicotri. E qui si dice che quell’episodio è proprio incredibile perché mai si sarebbe verificato. Montatura, è il termine per descrivere quel fatto. In proposito si legge su EOG:

Avete ragione, anche noi siamo in difficoltà, perché questo non è un evento diverso da tanti altri, ma qualcuno ha voluto trasformarlo in un caso nazionale. Gli inquilini di Ponticelli fanno blocco: i Rom non li vogliono più. Qualcuno però, mostra qualche scrupolo di coscienza, ma ha paura, perché le pressioni sono forti e mettersi contro il comitato di Ponticelli è pericoloso. Angelica, in realtà, conosceva una delle famiglie che abitano in via Principe di Napoli, dove è avvenuto l’episodio, continuano gli attivisti del Gruppo EveryOne, ha suonato al citofono ed è stata notata da alcune inquiline. Pochi istanti dopo è scattata la trappola e la furia dei condomini si è scatenata contro di lei, che è stata raggiunta in strada, afferrata, schiaffeggiata e consegnata alla polizia. Vi sono testimoni che conoscono la verità e due di loro sono disposte a parlare al giudice. È importante che l’avvocato Rosa Mazzei, che difende la ragazza Rom, non si faccia intimidire e sostenga la verità in tribunale. Un attivista di Napoli suppone che la linea di difesa potrebbe essere, invece, quella di ammettere il furto, ma non il tentato rapimento. Le conseguenze del caso di Ponticelli, con l’eco mediatica promossa da quotidiani e network, sono state gravissime e sono un indice evidente di come sia necessario abbandonare razzismo e xenofobia per riscoprire la strada dei diritti umani.

4 thoughts on “EveryOne Group: follia antizigana in Italia

  1. Annamaria

    Da sempre gli zingari sono additati come ” rapitori” di bambini. Se questo popolo non fosse stato emarginato e gli fosse stata data la possibilità di un lavoro, e se i loro bambini avessero potuto frequentare le scuole, come tutti i bambini normali, forse Loro non avrebbero rubato, o mendicato, o chissà che altro ancora non avrebbero fatto. Conosco la loro storia dalle origini; essi, Zingari veri, nascono 2000 anni fa in India, sono sempre stati un popolo nomade, amante della libertà. I Rom, invece, nascono 1000 anni fa in Romania e sono un tantino diversi, ma comunque forse recuperabili. Non si inaspriscono gli animi: si dialoga e non si parte in quarta come Inquisitori.

  2. “ROM Ladri” – Ho sempre creduto poco a attribuzioni negative nei confronti di interi popoli, tali generalizzazioni sono spesso dannose e portano spesso lontano dalla verità dei fatti
    Al di là del problema oggettivo dei campi, peculiarità molto italiana (sembra che nel resto dell’europa tali situazioni non esistano), c’è una campagna discriminatoria sproporzionata rispetto al numero effettivo di persone (non superano i 200 mila)

  3. Megan

    I rom non nascono in Romania, ma in India e sono veri zingari come anche i sinti ed i kale. E mendicare non è un crimine,ma solo un disgustoso reato che esiste negli Stati Fascisti, quale appunto è l’Italia e non da ora.
    Dallo statuto dei Rom (tradotto da Laura Todisco del gruppo Everyone):”
    La ” nazione rromani” ,così come si definisce.

    L’insieme dei Rrom, Sinti e Kalé si definisce come ” nazione rromani senza territorio compatto e senza pretesa a tale territorio” in occasione del 5o congresso de l’ Unione Rromani Internationale (Praga, luglio 2000). La nazione rromani si spoglia degli epiteti di ” tsigana”,” Gypsy” e simili tanto per essa stessa che per qualsiasi altra identità, a meno che un gruppo umano ne rivendichi esplicitamente la qualità.Non esistono criteri definiti che determinano l’ identità rromani, ma un fascio di riferimenti i più rilevanti sono i seguenti: a) una comune origine indiana del nord; infatti, le scoperte più recenti (in particolare Kitab al-Yamini, manoscritto del cronista Al-‘ Utbi XIème secolo, accessibile recentemente) ha permesso di determinare con una probabilità molto elevata la città di Kannauj, capitale culturale e spirituale dell’ India del nord alla fine del primo millennio, come la culla d’ origine della nazione rromani, e gli 8 Shaban 409 dell’ Hégire (20 dicembre 1018) come data dell’ esodo. Secondo questo testo, i 53.000 abitanti di Kannauj, principalmente notabili, artisti e artigiani, sono stati deportati dal sultano Mahmud de Ghazni verso Khorassan, dove sono restati molti decenni in cattività, prima di raggiungere l’impero bizantino ed i balcani. Al di là dell’origine storica, perché tutti i popoli perdono le radici nell’indistinta antichità, la Storia dei popoli ha marcato la peculiarità della nazione Rrom. b) una lingua rromani comune, sia nell’impiego effettivo tradizionale, sia nel ricordare che gli antenati l’ avevano praticata. Questa lingua, del gruppo delle lingue indiane del nord, contiene

    elementi persiani acquisiti durante il soggiorno nel Khorassan, elementi greci ed armeni, acquisiti durante il soggiorno nell’impero bizantino, ed elementi presi in prestito alle diverse lingue di contatto in Europa. Nonostante i prestiti europei, secondari, ma ben visibili e che danno un’impressione erronea di un’esplosione dialettale il rromani costituisce una sola e medesima lingua la cui unità è notevole, anche se alcuni gruppi ne hanno perso completamente o parzialmente l’ uso.

    c) un elemento bizantino e balcanico importante, allo stesso tempo culturale e linguistico, che trasforma i balcani in una seconda culla dell’ ethnogenesi rromani, da dove i Rrom hanno irradiato in tutta l’ Europa ed oltre.

    d) un certo numero di valori filosofici ed umani comuni, che sono stati esposti in molti documenti (in particolare la ” dichiarazione di Caen” del 1994, allegata alla presente) che resta un riferimento per Rrom legati alla parte costruttiva ed effettivamente ammirevole della tradizione rromani

    e) un’integrazione di grado variabile, con il sangue e/o le alleanze, alla rete delle famiglie rromani in Europa.

    f) infine, una coscienza d’ appartenere con orgoglio ad un comune nazione rromani.

    Nozioni di Rrom, Sinto e Kalo

    La nazione rromani, definita dagli elementi esposti al § 4, è composta principalmente dagli elementi seguenti, dalle relazioni parentali, ma che il corso della Storia europea e l’ uso che ha causato hanno condotto a distinguere:

    a) Rrom propriamente detti, diffusi praticamente in tutto il continente europeo, stabiliti da secoli principalmente nei paesi d’ Europa centrale, orientale e balcanica, di cui sono tutti cittadini

    (il loro numero sta quasi per raggiungere i dieci milioni);

    b) Sinti localmente chiamati Manouches, che si sono formati sui territori di lingua tedesca separandosi fin dal medioevo dal tronco rromani comune e che sono presenti in numerosi paesi d’ Europa (il loro numero è di molte centinaia di migliaia). Occorre osservare che all’origine, la parola sinto ha avuto un valore più generale ma, evolvendo nel corso della storia, designa specialmente il gruppo conosciuto oggi con questo nome. c) Kalé più conosciuti sotto il nome spagnolo di ” Gitanos” ed i suoi derivati, che si sono distinti molto presto del tronco Rrom

  4. lo dicevano gia nel 1892

    Divise hanno con frodi
    città, popoli e terre:
    da ciò gli ingiusti odi
    che generan le guerre;
    noi che seguendo il vero
    gridiamo a tutti i cori
    che patria è il mondo intero,
    ci chiaman malfattori.

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