Una voce dalla piazza delle donne

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Una Sorella d’Italia racconta il suo 24 novembre e torna a parlare delle polemiche con le esponenti politiche.

Forse non bisognava accettare l’adesione delle ministre. Non bisognava accettare l’adesione di tutta quella parte politica che aveva spalleggiato e legittimato il family day. E se è stato meraviglioso sentire dal camion dell’organizzazione che la piazza era nostra e non delle ministre non lo è altrettanto sapere che di tutto questo nelle fonti di informazione ufficiale non è passata neppure una riga (o quasi). E’ andata e fa rabbia sentirsi impotenti. Ieri ho letto i giornali. Hanno scritto di antipolitica e di incapacità di dialogo con le istituzioni. Eppure signora Pollastrini sabato noi parlavamo proprio. Non muovevamo soltanto la bocca. Il problema è che non ci ascoltava. Il problema è che non ascoltate mai e che fate esattamente quello che volete voi rispondendo ad esigenze che non somigliano neppure lontanamente a quelle espresse dalle donne. Noi facciamo politica. Voi ministre e onorevoli siete l’antipolitica perché la politica è quella bella cosa che accade anche (ma non solo perché fare rivendicazioni in piazza è già alta politica) quando ministre e onorevoli realizzano le istanze che vengono dai propri elettori e dalle proprie elettrici. Potete in tutta sincerità dire che questo avviene? Io direi proprio di no. Non solo. Non volete lasciarci neppure la piazza.

E inserisce il link ad alcune fotografie della manifestazione. Altre invece sono visibili qui.